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notiziario Giugno 2012 N°6 - EVIDENZE SUL DECLINO COGNITIVO III^ parte - La formula nutrizionale per evitare il decadimento dell’invecchiamento

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Indice
notiziario Giugno 2012 N°6 - EVIDENZE SUL DECLINO COGNITIVO III^ parte
Comportamento alimentare e declino cognitivo
Lo studio GEM (Gingko Evaluation of Memory)
Sul potenziamento cognitivo del Ginseng
La formula nutrizionale per evitare il decadimento dell’invecchiamento
Vitamine e decadimento cognitivo
Il complesso vitaminico B e il decadimento cognitivo
Vitamina “E” e decadimento cognitivo lieve
Ruolo della vit. “D” sulla funzione cognitiva
Vitamina D materna e sviluppo del linguaggio del nascituro
Rendimento scolastico e vitamina “D”
Vitamina “D” e autismo
Maggiore carenza della Vit. “D” nelle grandi città e negli abitanti delle zone rurali
Panoramica su Vit. “D” e salute pubblica
Vit. “D” e rischio di eventi clinici negli anziani
Ergocalciferolo dei funghi o da supplementi e forme di vit. “D” del siero
Supplementi vitaminici e di minerali e mortalità
Tutte le pagine

La formula nutrizionale per evitare il decadimento dell’invecchiamento

Bruce N. Ames del Nutrition and Metabolism Center, Children's Hospital of Oakland Research Institute (CHORI), California, USA, dopo anni di studio delle interazioni tra vitamine e minerali con i processi metabolici, nel 2006 aveva evidenziato la diffusione degli inadeguati apporti dietetici di vitamine e minerali molto probabilmente dovuti al consumo eccessivo di cibo raffinato, energeticamente ricco ma povero in micronutrienti (PNAS November 21, 2006 vol. 103 no. 47 17589-17594). L’Autore faceva notare come tale inadeguato comportamento alimentare potesse causare una perturbazione metabolica cronica con possibile decadimento mitocondriale. Difatti, le carenze di molti micronutrienti nelle colture di cellule umane o in vivo causano danni al DNA, come rotture e frammentazione dei cromosomi. Alcune di queste carenze possono anche causare il decadimento mitocondriale con perdite del potere ossidante e invecchiamento cellulare e si associano a malattie a esordio tardivo, come il cancro.
Pertanto, secondo Ames, le modeste carenze nutrizionali potrebbero contribuire alla determinazione degli squilibri metabolici che aumentano il rischio delle malattie associate all’invecchiamento e all'obesità, come il diabete, il cancro e le malattie cardiovascolari. Di seguito, quindi, l’Autore ha proposto la teoria Triage, peraltro fortemente sostenuta da analisi successive, tesa a fornire una spiegazione logica meccanicistica di collegamento tra le modeste carenze vitamine/minerali con le malattie.
Michele L. Mietus-Snyder del (CHORI), Oakland, California, USA e collaboratori, dal loro canto, hanno sviluppato una formula nutrizionale, il CHORI-bar, a basso contenuto calorico e ad alto contenuto di frutta, vitamine, fibre e minerali.  Il CHORI-bar con l’aumento delle HDL-C e del glutatione e la riduzione dell'omocisteina è stato proposto per migliorare gli indicatori biologici legati al rischio delle malattie cardiovascolari e al declino cognitivo. Esso, in effetti, è stato progettato per aiutare a ripristinare l'equilibrio nutrizionale ottimale nelle persone che seguono abitudini alimentari non salutari. È, difatti, nutriente e, con le sole 110 calorie circa per tavoletta, è stato considerato utile nei programmi di riduzione del peso.
Il primo rapporto di ricerca sul CHORI-bar apparirà nell’agosto 2012 sul FASEB Journal (Gazzetta della Federazione delle Società Americane di Biologia Sperimentale) mentre la pubblicazione online è del 1 ° maggio 2012 (http://www.fasebj.org).
Le premesse dello studio risiedevano sempre sulla costatazione del ridotto apporto di vitamine e minerali, molto diffuso negli Stati Uniti. Peraltro, la salute intestinale è ormai ampiamente riconosciuta come fattore determinante della salute generale. Componenti alimentari che aiutano alla salute intestinale, come alcune fibre solubili e i polifenoli, anche carenti nelle tipiche diete occidentali, sono stati inclusi nell’insieme di una serie di altri ingredienti, tutti rivolti ad aiutare il ripristino della nutrizione ottimale. Il prototipo CHORI-bar attuale, descritto nel FASEB Journal, riporta i risultati di uno studio in venticinque adulti clinicamente sani, di variabile età e BMI, educati a consumare due barrette il giorno per due settimane. Si verificavano, invero, favorevoli e impressionanti cambiamenti metabolici solo dopo due settimane.
Ad esempio, si otteneva l’aumento del colesterolo HDL con la possibilità che gli ingredienti bar avrebbero agito additivamente o in sinergia.



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