Pronto il Pnp (Piano nazionale di prevenzione) 2014-2018
Per quanto riportato in precedenza è utile sapere che Il PNP (Piano nazionale della prevenzione), finora utilizzato con Intesa tra il Ministero della salute, le Regioni e le Province Autonome, si è caratterizzato per:
- la scelta strategica delle Regioni nel dichiarare di voler investire ulteriormente nell’area della prevenzione per raggiungere i maggiori risultati di salute,
- la decisione di mettere alla prova una linea di governance compartecipata, per cui il Ministero ha teso alla valorizzazione al meglio delle potenzialità del CCM (coordinamento del Centro per il controllo delle malattie), delle Regioni per innestare proficuamente nella loro pianificazione una serie di linee operative comuni e delle Aziende sanitarie – a cascata – per utilizzare tale strumento aggiuntivo e contribuire a ridurre in concreto il peso delle malattie e della disabilità.
- la decisione di subordinare la programmazione alle conoscenze disponibili.
In coerenza con la visione della salute, riconosciuta e condivisa a livello mondiale, il Piano nazionale di prevenzione tende a raccogliere la sfida dell’intersettorialità, investendo non solo nelle aree tradizionali della prevenzione, universale, selettiva, secondaria, ma anche promuovendo la salute. In questo modo, s’implementano quei processi orientati non a prevenire una o un limitato numero di condizioni patologiche, ma a creare nella comunità e nei suoi membri un livello di competenza con lo sviluppo dell’empowerment, necessario per il controllo delle malattie.
Il PNP 2014-2018, di recente stesura, ricalca questi principi, adottando percorsi condivisi. Questa strategia metodologica tende, così, a migliorare in tutti i livelli operativi coinvolti la qualità della programmazione, la comparabilità dei prodotti e dei risultati e la crescita culturale e delle competenze.
Gli obiettivi principali di questo Piano si possono così riferire:
- Limitare il carico delle malattie, riducendo gli eventi morbosi e mortali prevenibili e consolidando, in modo sempre più sostenibile anche in rapporto all’invecchiamento demografico, il benessere della popolazione.
- Investire sul benessere dei giovani, classe attiva, lavorativa e dirigente del futuro, la quale necessita di una crescita responsabile e consapevole con il seguire stili di vita sani e principi, contrari a qualunque forma di dipendenza, ma di ricerca di un benessere psicofisico e affettivo.
- Rafforzare e confermare il patrimonio comune delle pratiche preventive, come quelle a tutela della salute dei lavoratori e quelle della prevenzione oncologica e delle vaccinazioni.
- Rafforzare l’attenzione verso i gruppi fragili, tendendo a ridurre le diseguaglianze e prevenendo la disabilità.
- Considerare l’ambiente insieme all’individuo e alle popolazioni, promuovendo azioni rivolte sempre alla riduzione delle malattie, soprattutto croniche e non trasmissibili.
La versione finale del Pnp 2014-2018, che ha tenuto conto delle osservazioni delle Regioni, dovrà essere adottata con una delibera ad hoc dalle Regioni entro il 31 dicembre 2014. In seguito ed entro il 31 gennaio 2015, un Accordo Stato Regioni ne specificherà i criteri per la stesura, la valutazione e la certificazione.
Peraltro, per l’Intesa sottoscritta nel 2005, oltre alle risorse per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale, anch’esse già previste dalla legge, sono disponibili 200 milioni di euro già destinati alla sua attuazione.