Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2014 notiziario Novembre 2014 N.10 PRINCIPI INNOVATIVI DI RAPPORTARSI CON IL CANCRO - Cancro non più inguaribile e soprattutto prevenibile

Pubblicità - Annunci Google

notiziario Novembre 2014 N.10 PRINCIPI INNOVATIVI DI RAPPORTARSI CON IL CANCRO - Cancro non più inguaribile e soprattutto prevenibile

E-mail Stampa
Indice
notiziario Novembre 2014 N.10 PRINCIPI INNOVATIVI DI RAPPORTARSI CON IL CANCRO
Cancro non più inguaribile e soprattutto prevenibile
La prevenzione come strategia essenziale nella lotta contro il cancro
Pronto il Pnp (Piano nazionale di prevenzione) 2014-2018
Le nuove linee guida NICE per i malati di cancro
Seguire le regole dello stile di vita sano riduce il rischio e la mortalità per cancro
Impatto dello stile di vita sano sul cancro del colon-retto
Fitness cardiorespiratorio e mortalità per cancro
Sedentarietà e cancro
La sopravvivenza dei malati di cancro
La sopravvivenza per i tumori ematologici in Europa
Valore dello screening tomografico per il cancro polmonare
Negli adulti obesi con cancro opportuno il dosaggio chemioterapico appropriato
La gestione del cancro in gravidanza
La
Tutte le pagine

Cancro non più inguaribile e soprattutto prevenibile

Proprio a riguardo di quanto enunciato, torna utile annotare che Francesco Cognetti, oncologo e presidente della fondazione “Insieme contro il cancro”, in occasione della presentazione al ministero della Salute del suo libro in un convegno nazionale giovedì 24 luglio 2014 a Roma, “Il male (in)curabile. I progressi nella lotta contro il cancro e il nuovo ruolo della comunicazione”, ha affermato che oggi giorno si guarisce in oltre il 50% dei casi senza sensazionalismi della malattia.  
In particolare, al momento attuale le percentuali di guarigione più elevate si riscontrano con il 91% negli uomini con carcinoma alla prostata, con lo 87% nelle donne con cancro al seno e con il 64% e il 63% negli uomini e nelle donne rispettivamente con cancro del colon-retto. Di recente quindi, per cambiare l'approccio culturale alla malattia e anche per migliorare la consapevolezza dei cittadini rispetto all'importanza e all'efficacia della prevenzione, gli esperti hanno sfidato i media, ammonendoli a non parlare più di male incurabile.
Nel 1970, in effetti, la quota delle percentuali di guarigione della malattia raggiungeva a mala pena il 30 per cento. Nota ancora dolente era, però, il dato dell’aumento esponenziale della sua incidenza a causa del costante invecchiamento della popolazione e del progresso nella diagnosi. Peraltro, per questi stessi motivi le proiezioni del 2020 stimano per l’Italia una quota di 4,5 milioni di casi di tumore, contro i tre del 2013.
Si rendono, quindi, indispensabili un’attenta e oculata prevenzione ed anche una diffusa e corretta informazione a tutti i livelli.
Si è anche valutato che il possibile risparmio dei costi sanitari, che potrebbe essere realizzato nel nostro Paese con le efficaci campagne di prevenzione oncologica, dovrebbe corrispondere in cinque anni a sei miliardi di euro. La cifra, peraltro, con l’estensione delle iniziative a tutti gli Stati membri dell’Europa raggiungerebbe i ben cinquanta miliardi complessivi. In effetti, il costo totale del cancro nel nostro continente ammonta annualmente a 126 miliardi di euro, mentre in Italia è di soli sedici circa. Da notare che nel 2012 le nuove diagnosi di cancro sono state in Europa 3.450.000 con 1.750.000 morti, pari a tre decessi il minuto. Il tumore più costoso si è dimostrato, con i 18.8 miliardi annuali, quello al polmone, seguito da quello al seno con i 15,0, da quello al colon-retto con i 13.1 e da quello alla prostata con gli 8.43. La spesa media europea per la cura di ogni paziente affetto da cancro si è dimostrata pari a 102 euro, con forti variabilità nazionali. Difatti, in Bulgaria è stimata pari a sedici euro, in Polonia a trentasette, in Romania a venti, in Portogallo a cinquantatré, in Gran Bretagna a ottantacinque, in Spagna a novantaquattro, in Francia a centodieci, in Italia a centoquattordici e in Germania a centottantadue.
In conformità a tutto quanto riportato, conviene sempre ribadire che le principali istituzioni e associazioni scientifiche che si occupano di oncologia, tra cui l’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), sono concordi nell’affermare che circa il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile modificando lo stile di vita. In particolare, tale indicazione riveste una certa importanza per i tumori degli organi maggiormente sensibili, quali quello del colon-retto, dello stomaco, della prostata, della mammella, dei polmoni e della pelle.
Le principali misure da adottare sono:

  • Abolire il fumo anche passivo, che causa il 25-30% di tutti i tumori. Ogni anno nel mondo si contano tre milioni di decessi per l’uso del tabacco, che riduce mediamente l’aspettativa di vita di otto anni.
  • Moderare il consumo di alcol, che aumenta il rischio di cancro del cavo orale, della faringe, dell’esofago e della laringe. Inoltre, in entrambi i sessi si associa anche fortemente all’insorgenza del cancro al fegato e all’intestino e nelle donne a quello della mammella.
  • Adottare una dieta a base di frutta e verdure, come quella mediterranea, per il dimostrato forte effetto protettivo contro numerose forme tumorali, in particolare dell’apparato digerente e respiratorio. In effetti, l’alto contenuto in fibre e in vitamine favorisce l’attività antiossidante e la maggior motilità intestinale, che riduce l’assorbimento delle sostanze cancerogene.
  • Evitare l’eccesso ponderale e l’obesità. È dimostrato, difatti, che il sovrappeso, uguale o superiore al 40%, determina un rischio più elevato di mortalità per cancro del colon-retto, della prostata, dell’utero, della cistifellea e della mammella. In particolare, gli studi epidemiologici hanno rilevato la correlazione tra i grassi di origine animale e il rischio dei tumori e delle malattie cardiovascolari. L'obesità, in effetti, come principale causa evitabile di cancro, sta sorpassando rapidamente il tabacco.
  • Evitare la sedentarietà e praticare attività fisica. I sedentari, difatti, presentano il 20-40% di probabilità maggiori di ammalarsi. Al contrario, l’attività fisica praticata ha un effetto protettivo sin dalla giovane età e dura nel tempo.
  • Proteggersi dai raggi solari ed evitare lampade solari facendo attenzione ai nèi e ai noduli cutanei.
  • Fare attenzione alle malattie sessualmente trasmissibili, considerando che il 15-20% dei tumori deriva da infezioni che possono essere prevenute.
  • Evitare l’uso delle sostanze dopanti. Difatti, gli steroidi anabolizzanti aumentano il rischio dei tumori, in particolare di quelli del fegato, della prostata e dei reni. Peraltro, le probabilità aumentano con gli anni di assunzione. Il GH/IGF1, ormone della crescita, può essere causa del linfoma e del cancro al seno, al colon e alla prostata. Le eritropoietine, invece, possono causare disordini ematologici.


Chi è online

 38 visitatori online

ULTIMO AGGIORNAMENTO SITO:

Articoli: Martedì 11 Luglio 2023 Homepage: 27/03/2023

Statistiche

Tot. visite contenuti : 2765392
Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2014 notiziario Novembre 2014 N.10 PRINCIPI INNOVATIVI DI RAPPORTARSI CON IL CANCRO - Cancro non più inguaribile e soprattutto prevenibile