Le linee guida americane sull’attività fisica per gli anziani
A tale proposito, è bene riportare in sintesi le linee guida americane del 2008 sull’attività fisica per gli anziani:
- Tutti gli adulti dovrebbero evitare l’inattività. Anche la scarsa attività fisica è meglio che niente per la salute.
- Per sostanziali benefici si dovrebbero spendere almeno due ore e trenta minuti a settimana di moderata intensità, o un’ora e quindici minuti a settimana d’intensa attività aerobica fisica o di una combinazione equivalente di attività moderata e vigorosa intensità aerobica. L'attività aerobica deve essere eseguita in episodi di almeno dieci minuti e preferibilmente per tutta la settimana.
- Per ulteriori e più estesi benefici per la salute si dovrebbe aumentare l’attività fisica aerobica sino a cinque ore a settimana di moderata intensità o 150 minuti a settimana d’intensa attività aerobica fisica o una combinazione equivalente di moderata e intensa attività. Ulteriori benefici per la salute possono derivare dall’impegno più intenso di attività fisica.
- Si dovrebbero anche potenziare e coinvolgere tutti i gruppi muscolari principali per due o più giorni la settimana.
- Quando i più anziani, a causa di patologie croniche non riescono a dedicare 150 minuti di attività aerobica di moderata intensità nella settimana, dovrebbero mantenersi fisicamente attivi nelle proprie abilità se lo consentono le loro condizioni.
- Gli anziani a rischio di caduta devono essere maggiormente stimolati a fare gli esercizi che mantengono o migliorano l'equilibrio.
- Gli anziani dovrebbero determinare il loro livello d’impegno per l'attività fisica in relazione al loro livello di fitness.
- I più anziani con patologie croniche dovrebbero capire se e in che modo le loro condizioni possano influenzare la loro capacità di fare regolare attività fisica nei termini di sicurezza e per questo affidarsi al loro medico di fiducia.
L’OMS nel 2010 ha raccomandato e precisato per la salute delle persone di sessantacinque anni e oltre livelli di attività fisica ribadendo di comprendere forme ricreative o di svago, di trasporto, come andare a piedi o in bicicletta, di lavoro professionale, di necessità familiari, come restauro, giochi, sport in attività quotidiane, familiari e di comunità. In definitiva, per migliorare la salute cardiorespiratoria, muscolare, delle ossa e funzionale generale e per ridurre il rischio delle malattie non trasmissibili, la depressione e il declino cognitivo, ha sostenuto di:
1)fare almeno 150 minuti di moderata intensità fisica aerobica durante la settimana o almeno settantacinque minuti d’intensa attività fisica aerobica per tutta la settimana o una combinazione equivalente di attività moderata e vigorosa insieme,
2)effettuare l'attività aerobica in periodi di almeno dieci minuti di durata,
3)aumentare per ulteriori benefici per la salute la moderata intensità aerobica a 300 minuti a settimana o impegnarsi in 150 minuti di vigorosa attività fisica aerobica a settimana o per una combinazione equivalente di moderata e vigorosa insieme,
4)svolgere attività fisica in caso di scarsa mobilità per tre o più giorni la settimana per migliorare l'equilibrio e prevenire le cadute,
5)fare attività di potenziamento muscolare coinvolgendo i principali gruppi per due o più giorni a settimana,
6)eseguire in caso d’incapacità le quantità raccomandate di attività fisica per condizioni di salute adeguate alle proprie abilità e nelle condizioni consentite.
Ackermann RT dell’Indiana University School of Medicine e colleghi, per determinare se un intervento di counseling clinico potesse portare a una maggiore promozione d’interventi sull’attività fisica, hanno randomizzato trecentotrentasei pazienti dai cinquanta anni di età e oltre, seguiti da trentuno medici e infermieri. Al basale 172 pazienti e 164 controlli offrivano dati simili per quanto riguardava il sesso, l'età, il punteggio di comorbidità e la motivazione del livello di esercizio. Il 45% di tutti i pazienti d’intervento e il 35% dei controlli riferivano di ricevere consigli di esercizio fisico (P = .07). Dopo quattro mesi, il 35% di tutti i pazienti d’intervento riferivano regolare esercizio fisico, rispetto al 28% dei controlli (P = 0,06). In conclusione, i fornitori primari erano più propensi a offrire consigli di esercizio quando informati dell’aderenza all’esecuzione dimostrata dai pazienti.