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Notiziario Settembre 2012 N°8 - ESERCIZIO E SALUTE ANCHE MENTALE - Severità dell’insufficienza cardiaca e declino della memoria

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Indice
Notiziario Settembre 2012 N°8 - ESERCIZIO E SALUTE ANCHE MENTALE
I mutamenti cognitivi legati all’invecchiamento
Lo stile di vita protegge contro la demenza
Sedentarietà, come importante fattore di rischio per la salute
Sedentarietà in progressione epidemica nella civiltà globalizzata
Vita in città e rischio cardiometabolico
La pratica sportiva in Europa e in Italia
Sport ed esercizio fisico per il benessere delle nazioni
Bevande sportive e aumento del peso negli adolescenti
Le linee guida americane sull’attività fisica per gli anziani
Attività fisica vs intervento strutturato in anziani
Esercizio fisico e declino cognitivo
Severità dell’insufficienza cardiaca e declino della memoria
Esercizio fisico e depressione nello ​​scompenso cardiaco
Invecchiamento, attività fisica e mortalità
L’attività fisica, anche minima, conferisce beneficio sulla mortalità
Tutte le pagine

Severità dell’insufficienza cardiaca e declino della memoria

Joanne R. Festa dello St. Luke's Roosevelt Hospital in New York City e collaboratori hanno svolto uno studio retrospettivo su 207 pazienti sulle relazioni tra età, memoria ed EF (frazione di eiezione ventricolare sinistra) nei pazienti con insufficienza cardiaca (Arch Neurol. 2011;68(8):1021-1026).
Le principali misure di esito dei pazienti sono state raggruppate per quartili di età e la funzione della memoria è stata confrontata con quelli con una frazione di eiezione inferiore al 30% rispetto a quelli con una frazione di eiezione del 30% o superiore. In un modello multivariato lineare, aggiustato per le covariate significative, c'era un’indicativa interazione tra età ed EF per la funzione di memoria. I pazienti di età inferiore ai sessantatré anni mantenevano una funzione stabile di memoria per i diversi livelli di EF. Quelli, invece, di sessantatré anni o più anziani dimostravano un calo significativo delle prestazioni di memoria quando l’EF scendeva sotto al 30% (P <.02). L'analisi post hoc multivariata dimostrava che il richiamo verbale ritardato e il riconoscimento erano le componenti della memoria più colpiti dalla bassa EF. In conclusione, l'effetto dell’EF sulla memoria si differenziava per età in modo tale che i pazienti più anziani con bassa EF presentavano una notevole riduzione della funzione di memoria verbale.



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