Strategie di successo per la perdita di peso e per il suo mantenimento
Come riportato, quindi, anche se la perdita di peso possa essere raggiunta attraverso interventi dietetici molto controllati, come dimostrato da molti studi, l’evidenza del conseguente recupero dei chili in più è quasi universale. Purtroppo, i medici, che devono combattere contro una malattia cronica con onerose conseguenze cliniche, economiche ed emotive, si ritrovano un armamentario limitato per ovviare a tale situazione. Pur tuttavia, per migliorarla si ravvede ormai la necessità di adottare approcci diversificati su più fronti. Insomma, per ridurre la prevalenza dell’obesità e del sovrappeso bisogna intervenire sulla società, sulle comunità, sulle famiglie e a livello dei singoli pazienti. Le potenziali aree d’intervento devono, pertanto, comprendere il settore economico con, ad esempio, tassazioni e sovvenzioni, quello della produzione e del marketing alimentare e quello dell'ambiente, comprese le scuole, i luoghi di lavoro e i quartieri cittadini. Le azioni devono, peraltro, essere dirette sia sull’ambientale e sia a livello individuale. Tutto ciò proprio perché nella maggioranza degli studi, come si è già detto, si è dimostrata la perdita del peso ma non il suo mantenimento, rilevatosi molto più difficile. Consequenzialmente sono state ritenute necessarie raccomandazioni per le strategie che potessero aiutare gli obesi alla perdita del peso, ma anche e soprattutto a conservarla. A tale riguardo, quindi, riportandosi al concetto del bilancio energetico, le strategie possibili dovrebbero concentrarsi sull’assunzione di energia, cioè sulla dieta, oppure sul suo dispendio, cioè sull’attività fisica, o anche sui comportamenti che supportino le modifiche dell’apporto o del dispendio energetico, come nel caso dell’automonitoraggio dell’assunzione degli alimenti o dell’attività fisica.
Stephanie Ramage dell’University of Alberta, Canada e collaboratori hanno voluto vagliare le prove scientifiche in letteratura sulle strategie di successo tra gli adulti per la perdita del peso con la dieta e con il suo mantenimento a lungo termine a livello individuale (Appl. Physiol. Nutr. Metab. 2014, 39: 1–20). Ciò è stato fatto prendendo una prospettiva di salute pubblica, considerando solo le strategie sane e sicure che gli individui potessero fare da soli, senza controllo del medico. Di conseguenza, gli Autori non esaminavano diete molto ipocaloriche e strategie farmacologiche o chirurgiche che richiedessero servizi di assistenza medica. Peraltro, i risultati avrebbero dovuto dare delle risposte ai seguenti particolari quesiti:
- Quali strategie dietetiche con soddisfacenti qualità nutrizionali erano più efficaci per la perdita di peso?
- Erano tali da supportare comportamenti, come l'attività fisica e/o l’autocontrollo, che si potessero tradurre in sicurezza e successo della perdita di peso?
- Quali strategie di dieta erano le più efficaci per il mantenimento del peso, mantenendo soddisfacente la qualità nutrizionale?
- C’erano comportamenti di sostegno, come l'attività fisica e/o l’autocontrollo, che si potessero tradurre in sicurezza e successo della conservazione del calo di peso corporeo?
Gli studi esaminavano partecipanti in sovrappeso o obesi tra i diciotto e i sessantacinque anni di età. Erano definiti di successo quando segnalavano una perdita di peso al basale uguale o maggiore al 5% e una fase di conservazione del risultato per almeno dodici mesi. Su tali principi erano selezionate sessantasette pubblicazioni. Nel complesso, la perdita di peso significativa era raggiunta nei casi di adozione di un deficit energetico, sostenuto comunemente da una riduzione dell’assunzione dei grassi. Gli interventi efficaci si affidavano anche all’aumento delle fibre alimentari nella quota del 21% delle sostanze nutritive. Pure l’attività fisica e l'automonitoraggio, quando inclusi negli interventi dei programmi di perdita di peso, nell’88% l’una e nel 92% l’altro favorivano il successo. Peraltro, per il successo del mantenimento del peso si dovevano realizzare le stesse combinazioni di limitazione delle energie derivanti dai grassi e di regolare l’attività fisica e la strategia comportamentale.
In conclusione, questa revisione confermava quanto già noto sulla perdita del peso negli adulti e sulla sua conservazione. Ovverossia, le evidenze della ricerca medica supportavano la validità di un approccio globale. Insomma, per garantire nella lotta all’obesità il successo della perdita del peso corporeo e il mantenimento dei risultati, erano necessari un apporto alimentare ridotto, una regolare attività fisica, uniti alle strategie comportamentali.