Indice di massa corporea, diabete, ipertensione e mortalità a breve termine
A tale proposito Anthony Jerant dell’University of California Davis School of Medicine e collaboratori, considerando di dover esaminare l'associazione tra la BMI e la mortalità in un rappresentante, contemporaneo campione, hanno svolto uno studio osservazionale negli Stati Uniti, basato su 50.994 adulti di ambo i sessi dai diciotto a novanta anni che avevano risposto al Medical Expenditures Panel Surveys del periodo 2000-2005 (J Am Board Fam Med July-August 2012 vol. 25 no. 4 422-431). Gli Autori hanno impiegato il modello d’analisi di regressione di Cox per la sopravvivenza fino ai sei anni di follow-up (accertata tramite il National Death Index linkage) e la categoria di BMI auto-riferita (sottopeso = <20 kg/m2, peso normale = 20 - <25 [riferimento], sovrappeso = 25 - <30; obesità = 30 - <35; grave obesità = ≥ 35), senza e con regolazione per il diabete e l'ipertensione. La sopravvivenza, in base alla categoria della BMI, era modellata anche per la presenza di diabete e ipertensione. Tutti i modelli erano aggiustati sulla base dei fattori socio demografici, il fumo e le risposte dei sondaggi annuali del Medical Expenditures Panel Surveys. Nelle analisi non rettificate per il diabete o l'ipertensione, l'obesità grave era associata solo con la mortalità (hazard ratio aggiustato 1,26; intervallo di confidenza 95%, 1,00-1,59). Dopo aggiustamento per il diabete e l'ipertensione, non lo era più, mentre la forma più mite (BMI 30 - <35) si associava a una ridotta mortalità (hazard ratio aggiustato, 0,81, intervallo di confidenza 95%, 0,68-0,97). C'era, peraltro, una significativa interazione tra il diabete e la BMI, ma non per l’ipertensione (F [4, 235] = 2.71, p = .03). Peraltro, il rischio di mortalità del diabete era più basso tra gli obesi lievi e gravi, rispetto a quelli delle categorie più basse della BMI. In conclusione, secondo gli Autori, con i dati nazionali USA, raccolti nel corso del 2000 - 2006, l'obesità secondo la BMI dai 30 a <35 kg/m2, non si associava all’aumentato rischio di mortalità durante i sei anni del follow-up. Peraltro, sebbene la forma grave con BMI> 35 kg/m2 correlasse con l’aumentato rischio di mortalità, l'associazione era presente con la coesistenza di diabete e ipertensione. Infine, il rischio di mortalità del diabete era più basso tra gli obesi, anche gravi, rispetto a quelli delle categorie inferiori.
Pertanto, in questo studio il rischio di mortalità associato con l'obesità era inferiore rispetto agli studi precedenti che avevano, però, utilizzato dati della BMI raccolti più di dieci anni precedenti.