Indice di massa corporea e disturbi muscolo scheletrici del piede
P. A. Butterworth della La Trobe University, Bundoora, Victoria, Australia e collaboratori hanno svolto una revisione sistematica sulla relazione tra indice di massa corporea (BMI) e disturbi del piede (Obesity Reviews Volume 13, Issue 7, pages 630–642, July 2012). L'obiettivo secondario è stato quello di valutare se la perdita di peso potesse essere efficace per ridurre la podalgia. Gli Autori hanno, così, ricercato nel mese di aprile 2011 in letteratura venticinque pubblicazioni nei meriti con indicazione di: 1) una forte associazione tra aumento della BMI e dolore ai piedi non specifico, 2) una forte associazione tra aumento della BMI e dolore cronico al tallone plantare in non atleti. Le evidenze risultavano inconcludenti per quanto riguardava la relazione tra l’indice di massa corporea e le conseguenti patologie specifiche del piede, l’alluce valgo, le tendiniti, l’artrosi e il piede piatto. Per quanto riguardava il secondo obiettivo, c’erano solo due studi di coorte prospettici che riportavano una riduzione dei sintomi del piede dopo l'intervento chirurgico di perdita di peso.
In sintesi, una maggiore indice di massa corporea si associava fortemente nella popolazione generale con il dolore non specifico al piede e con il dolore cronico al tallone plantare nei non atleti. Tuttavia, esisteva una limitata evidenza a sostegno della perdita di peso per ridurre il dolore ai piedi.