L’insufficienza di Vit. “D” causa nel tempo l’ipertensione?
Flojaune C. Griffin e collaboratori dell’University of Michigan USA, per evidenziare l’associazione tra l’insufficienza di vitamina “D” e il maggiore rischio d’ipertensione sistolica, hanno esaminato i dati raccolti dal 1992 di una coorte di 559 donne caucasiche, di età dai ventiquattro ai quarantaquattro anni, dello studio longitudinale MBHMS (Michigan Bone Health and Metabolism Study), basato sulla salute delle ossa (American Journal of Hypertension 2011, 24, 316-321). Utilizzando la regressione logistica, l’insufficienza di vitamina “D” (<80 nmol / l) si dimostrava legata all’ipertensione sistolica (≥ 140 mmHg). Inoltre, è stata valutata la relazione tra vitamina “D” basale e la proiezione della pressione sistolica in tutti i successivi quattordici anni. In tale prospetto, l’insufficienza vitaminica non era significativamente associata con l’ipertensione sistolica nel 1993 (odds ratio (OR) 1,3, intervallo di confidenza 95% (IC) (0.32, 5.1), mentre nel 2007 corrispondeva a un aumentato rischio d’ipertensione sistolica (OR 3,0, IC 95% (1.01, 8.7) dopo aggiustamento per età, percentuale di grasso corporeo, uso di farmaci antipertensivi e fumo. Peraltro, lo stato basale di vitamina non si associava al tasso di variazione della pressione nel periodo dei quattordici anni.