Deficit di vit. “D” e fattori di rischio cardiovascolare
Jeffrey L Anderson dell’Intermountain Medical Center, Murray, Utah, USA e collaboratori hanno analizzato 41.504 cartelle cliniche di un database con almeno una misura del livello di vitamina “D”, verificando il 63,6% nella prevalenza del suo deficit (30 ng / ml o meno), associata ad alta significatività (p <0,0001) di aumento della prevalenza del diabete, dell’ipertensione, dell’iperlipidemia e della malattia vascolare periferica (American Journal of Cardiology, Oct 1, 2010;106(7):963-8). Inoltre, nei casi di grave deficit, senza fattori di rischio, si documentava una maggiore probabilità di sviluppare sia il diabete e/o l'ipertensione e/o l’iperlipidemia. I livelli di vitamina erano anche fortemente associati a: malattia coronarica, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca e ictus (tutti con p <0,0001).