Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2011 notiziario Settembre 2011 N°8 - VITAMINA “D” E MALATTIE CARDIOMETABOLICHE - Supplementazionedi vitamina D per neonati e le madri che allattano

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notiziario Settembre 2011 N°8 - VITAMINA “D” E MALATTIE CARDIOMETABOLICHE - Supplementazionedi vitamina D per neonati e le madri che allattano

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Indice
notiziario Settembre 2011 N°8 - VITAMINA “D” E MALATTIE CARDIOMETABOLICHE
Vit. “D” e diabete
Vitamina “D” e prediabete
25 (OH) D e glicemia a digiuno e dopo 2-h a dieci anni
Vit. “D” associata alla sensibilità insulinica nelle donne afro-americane, ma non nelle americane- europee
Supplementazione di vit. D più calcio e funzione delle cellule β
Vit. “D2” e yogurt propizi per il diabetico
Vit. “D” e obesità
Potenziale ruolo del PTH e della D3 nell’omeostasi energetica
Vit. “D”, insulino-sensibilità e IMC nell'obesità
Aumento di vit. “D” con la perdita di peso
Razza e tipo di obesità nei bambini carenti di vit. “D”
Supplementazionedi vitamina D per neonati e le madri che allattano
Vit. “D” e sindrome metabolica
La bassa vit. “D” negli adolescenti può predire i fattori di rischio cardiovascolare?
Tutte le pagine

Supplementazione di vitamina D per neonati e le madri che allattano

Il latte umano, che contiene in genere una concentrazione di vitamina “D” di 25 UI per litro o meno, spesso non è sufficiente a mantenere da solo i livelli della sostanza nel neonato per cui molte madri che allattano richiedono in via ottimale una supplementazione.

Nel 2003, l'American Academy of Pediatrics raccomandava 200 UI di vitamina “D” da utilizzare come integrazione per tutti i neonati dai primi due mesi dalla nascita, ma più recentemente, nel 2008, la dose è stata portata a un minimo di 400 UI/die durante i primi giorni di vita per prevenirne la carenza e, quindi, il rachitismo. Oltre a tale malattia e al rischio di sviluppo del DM di tipo I, possono, peraltro, derivare dai livelli insufficienti di vitamina nei bambini e le loro madri altre condizioni di salute sia in fase pediatrica sia nell’adulto. Per tale motivo le organizzazioni sanitarie nazionali, come nel 2007 la Canadian Pediatric Society, hanno consigliato fino a 2000 UI di vitamina “D3” per le mamme in gravidanza e in allattamento con esami del sangue periodici per controllarne i livelli insieme al calcio. Da ricordare che i medici dovrebbero controllare la 25-OH-D sierica e non la 1,25-OH2-D nei neonati con disturbi di malassorbimento o che assumono farmaci anticonvulsivanti perché potrebbe essere necessaria un’ulteriore integrazione superiore alle 400UI/die. I valori attualidi25-OH-D che determinano sufficienza nei bambini sono corrispondenti ai 20 ng /ml come per gli adulti. Importante è, in ogni caso, fare massima attenzione alle varie cause di carenza di vitamina.

Adeguate quantità di vitamina possono essere, comunque, raggiunte con l’uso dei prodotti attualmente disponibili multivitaminici contenenti 400 UI.



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Articoli: Martedì 11 Luglio 2023 Homepage: 27/03/2023

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