Aumento di vit. “D” con la perdita di peso
Caitlin Mason, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Washington e colleghi, con l'obiettivo di indagare gli effetti di dodici mesi di perdita di peso attraverso la restrizione calorica e l’esercizio fisico sui livelli sierici della 25 (OH) D, hanno studiato 438 donne in sovrappeso e obese in postmenopausa, randomizzate a modificazioni della dieta (n = 118), dell’esercizio fisico (n = 117), della dieta più esercizio fisico (n = 117), verso un gruppo di controllo (n = 87). Il gruppo sotto intervento dietetico ha ricevuto l’obiettivo del 10% di perdita di peso, secondo un programma di ridotto contenuto calorico, mentre quello sotto intervento dell’esercizio ha osservato quarantacinque minuti di attività aerobica il giorno per cinque giorni / settimanali, d’intensità da moderata a vigorosa. Utilizzando un immunodosaggio competitivo di chemiluminescenza, i ricercatori hanno misurato i livelli sierici della 25 (OH)D al basale e a dodici mesi. I gruppi sotto intervento attivo e quelli di controllo non hanno mostrato differenze significative della 25 (OH)D del siero. Le donne con perdita di peso minore del 5%, dal 5% al 9,9%, dal 10% al 14,9% o del 15% o più del peso di base avevano rispettivamente incrementi medi della 25 (OH)D di 2,1 - 2,7 - 3,3 e 7,7 ng / mL (p trend = 0,002). Lo stato della vitamina al basale non si associava con qualsiasi modulazione degli effetti degli interventi sulla perdita di peso o dei cambiamenti nella composizione corporea a dodici mesi di follow-up. Un maggior livello di perdita di peso, attraverso la dieta o un ridotto contenuto calorico o maggiore esercizio fisico, si associava, invece, a un aumento della 25 (OH)D circolante. Nello studio vi è stato il limite di non poter determinare se lo stato della vitamina “D” potesse aver influenzato la perdita di peso e se l'esposizione solare potesse aver contribuito in qualche modo sui risultati (Am J Clin Nutr. Published online May 25, 2011).