Aderenza alle raccomandazioni dietetiche europee e rischio di cancro del colon-retto
Turati F dell’Università degli Studi di Milano – Italy e collaboratori, riferendosi alla recente pubblicazione dell’EFSA sulle linee guida dietetiche per le assunzioni dei carboidrati, delle fibre, dei grassi e dell’acqua, hanno voluto valutare il loro ruolo sul rischio del cancro colorettale (CRC), noto per essere legato alla dieta (Eur J Clin Nutr. 2012 Apr;66(4):517-22). La predisposizione al tumore è incrementata, peraltro, dalla presenza dell’iperinsulinemia, che può stimolare direttamente la crescita neoplastica dei tessuti e che è favorita dalle diete a basso contenuto di fibre e abbondanti, invece, in carni e grassi. Gli Autori hanno, così, utilizzato i dati di uno studio italiano caso-controllo, su 1.953 malati e 4.154 controlli, raccolti nelle regioni dell’Italia settentrionale tra il 1992 e il 1996. Hanno, di poi, sviluppato un cosiddetto indice EFSA sommando un punto per l'adesione a ciascuna linea guida dell'EFSA per le seguenti categorie di nutrenti: carboidrati, grassi totali, acidi grassi essenziali omega-6. L’odds ratio (OR) e gli intervalli corrispondenti di confidenza al 95% (CIS) di CRC e i relativi siti secondari erano ricavati dai molteplici modelli incondizionati di regressione logistica, sia per l'indice sia per i suoi componenti. Quando ogni componente dell'indice EFSA era analizzato separatamente, si riscontrava, per la non aderenza alle linee guida riguardo agli acidi grassi linoleico (OR = 1.20, IC 95%, 1,07-1,36) e alfa-linolenico (OR = 1.19, IC 95%, 1,06-1,34), un significativo aumento del rischio di CRC. Quando, però, tutte le linee guida erano incluse nello stesso modello, non emergeva alcuna associazione significativa. Rispetto al minimo dell'aderenza, gli OR di CRC per i successivi punteggi dell'indice dell'EFSA erano 1,03 (IC 95%, 0,72-1,47), 1,05 (95% IC, 0,75-1,48), 1,04 (95% IC, 0,81-1,60), 0,99 (95% IC, 0,69-1,43) e 1,04 (95% IC, 0,67-1,61). Nessuna associazione significativa emergeva sia tra i maschi e le femmine e sia per il cancro del colon e per quello del retto considerati separatamente.
In conclusione, nella popolazione studiata non si riscontrava, rispetto al globale delle linee guida dietetiche dell'EFSA, un’associazione con il cancro del colon-retto. L’aderenza alle linee guida nei riguardi degli acidi grassi linoleico e alfa-linolenico poteva, però, far emergere un ruolo benefico modesto sul rischio di CRC. Tale dato suggeriva, in definitiva, che la malattia potesse essere prevenuta solo parzialmente attraverso la dieta.