Paraoxonase 1 e cistatina C nuovi fattori di rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 2
Peraltro, Philip W. Connelly dell’University of Toronto e collaboratori, tenuto conto delle segnalazioni di correlazione tra la paraoxonasi 1 (PON1) con la proteinuria dei soggetti con diabete di tipo 2 (DM2), hanno inteso valutare l'ipotesi che lo stesso enzima e la cistatina C potessero essere associati al diabete 2 (J. Lipid Res. 2009 50:(6) 1216-1222). Hanno, così, studiato soggetti provenienti da una comunità aborigena canadese ad alto rischio per lo sviluppo di nefropatia.
La cistatina C plasmatica è, in effetti, un marker più preciso della creatinina per identificare nel diabete di tipo 2 la fase 3 della malattia renale. Gli Autori hanno incluso nell'analisi di regressione, con la massa Loge (ln) della PON1 come variabile dipendente, i genotipi PON1 A (-162) G e PON2 Ala148Gly, la cistatina C, l’HbA1c, il colesterolo HDL (HDLC), la circonferenza vita e la durata del diabete. Un modello di regressione tra il genotipo PON2 Ala148Gly, HDLC, ln cistatina C spiegava il 25,8% della varianza nel PON1 di massa. Al contrario, vita, età, ln HbA1c, ln durata del diabete e ln PON1 massa, ma non il genotipo PON2, spiegavano il 38% della varianza nella cistatina C. I soggetti con velocità di filtrazione glomerulare stimata di cistatina C (eGFR) <60 ml / min per 1,73 m2, quindi in fase 3 della malattia renale, avevano una PON1 di massa significativamente più bassa rispetto ai soggetti con cistatina C-eGFR> 60 ml / min per 1,73 m2. La massa inferiore di PON1, enzima anti-infiammatorio associato alle HDL, può, di certo, contribuire ad aumentare il rischio di malattia cardiovascolare nel diabete di tipo 2 in concomitanza alla cistatina C-eGFR <60 ml / min per 1,73 m2.