Livelli di vit. “D” e malattia CV
Massimo Cigolini e coll. della Division of Internal Medicine and Diabetes Unit, ‘Sacro Cuore’ Hospital, Negrar, Verona, hanno valutato la relazione tra MCV (infarto miocardico, angina, ictus ischemico, rivascolarizzazione coronarica o endoarteriectomia carotidea) manifesta e concentrazioni seriche di 25-idrossivitamina D, funzione renale basale, secondo la formula MDRD (Modification of Diet in Renaldisease) come segue:
in 462 diabetici di tipo 2 consecutivi di età media di 62 ± 7 anni, per il 64% uomini, ipertesi per il 76,3%, con media stimata di velocità di filtrazione glomerulare (GFR) di 94 ± 33 ml/min/1.73 m2 (Nephrology Dialysis Transplantation 2008 23(1):269-274).
La funzione renale risultava fortemente e inversamente condizionata dalla MCV (malattia cardiovascolare). In un'analisi multivariata di regressione logistica si dimostrava un'associazione inversa tra i livelli serici di 25-idrossivitamina “D” e MCV prevalente [odds ratio 0,95 (IC 95% 0,92-0,98; P = 0,001)] in tutta la popolazione, indipendentemente dalla funzione renale basale e da altri fattori di rischionoti.
Inoltre, l'associazione tra le concentrazioni seriche di 25-idrossivitamina e MCV [odds ratio 0,97 (IC 95% 0,94-0,99, p = 0,045)] è rimasta statisticamente significativa nei partecipanti al minimo stimato del terzile di GFR dopo l'aggiustamento per i potenziali fattori confondenti. In conclusione, la ridotta concentrazione d’idrossivitamina “D” si è dimostrata indipendentemente associata a MCV prevalente nei diabetici di tipo 2 con disfunzione renale lieve, aprendo il campo a considerazioni interessanti di ordine clinico e terapeutico.