Potenziale Ruolo della Vitamina “D” nella prevenzione CV
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ami L. Bair e collaboratori dell’Intermountain Medical Center, Murray, UT, considerando la scarsità degli studi clinici randomizzati e osservazionali a sostegno dei benefici della vitamina D nella malattia cardiovascolare, hanno riportato all'AmericanHeart Association 2009 Scientific Sessions i risultati di uno studio supiù di 27. 000 persone di 50 anni o più, senza storia di malattia cardiovascolare per poco più di un anno, trovando che quelli con livelli molto bassi di vitamina “D” (<15 ng / mL) avevano il 77% in più di probabilità di morte, il 45% in più di sviluppare malattia coronarica e il 78% in più di avere un ictus, rispetto a quelli con livelli normali (> 30 ng / mL). Quelli con deficit di vitamina “D” presentavano anche il doppio delle probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca.Tali risultatipermettevano agli AA di concludere che la moderata carenza di vitamina “D” si associava allo sviluppo di malattia coronarica, insufficienza cardiaca, ictus e morte senza una chiara relazione di causa-effetto.