Ipovitaminosi “D” e PAD
M
ichal Melamed e coll. dell’Albert Einstein College of Medicine, Bronx, New York, sulla base delle contrastanti evidenze sugli effetti negativi dell’ipovitaminosi “D” sul sistema cardiovascolare, considerando che i recettori della vitamina hanno un'ampia distribuzione tissutale che include la muscolatura liscia vasale, l’endotelio e i cardiomiociti, prendendo anche atto che i più alti tassi di malattia coronarica e ipertensione si registrano nelle popolazioni più lontane dall'equatore per una minore esposizione al sole, hanno esaminato i dati sui livelli di 25-idrossivitamina-D in 4.839 partecipanti al NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) e valutato l'associazione tra i suoi livelli e la PAD (peripheral artery disease)(Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology. 2008;28:1179-1185).
Gli AA. Hanno, così, riscontrato che i livelli più elevati di 25-idrossivitamina D si associavano a un inferiore tasso di prevalenza di PAD e solo il 3,7% degli individui con i livelli più alti, il quarto quartile, presentava la malattia. Invece, tra quelli con i livelli più bassi l’8,1% ne era affetto.