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notiziario Settembre 2013 N.8 ALIMENTAZIONE E SALUTE: L’ACIDO LINOLEICO CONIUGATO - Effetti generali dell’acido linoleico coniugato sulla salute

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Indice
notiziario Settembre 2013 N.8 ALIMENTAZIONE E SALUTE: L’ACIDO LINOLEICO CONIUGATO
Proprietà del CLA (acido linoleico coniugato)
Le fonti dell’acido linoleico coniugato
Effetti generali dell’acido linoleico coniugato sulla salute
Acido linoleico coniugato, infiammazione e obesità
Acido linoleico coniugato e aterosclerosi cardiovascolare
Acido linoleico coniugato e malattie infiammatorie intestinali
Acido linoleico coniugato e cancro
Acido linoleico coniugato e cancro al seno
Acido linoleico coniugato e cancro al colon - retto
CLA ed epatoma umano
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Effetti generali dell’acido linoleico coniugato sulla salute

L’acido alfa-linoleico, o ALA, è trasformato dall’organismo nell’EPA (acido eicosapentanoico), sua versione a catena lunga, e in misura minore in DHA (acido docosaesaenoico). Il primo, principale precursore delle prostaglandine della serie 3 con attività antiaggregante piastrinica, ha con il secondo un'azione protettiva contro l'aterosclerosi e conseguentemente contro le malattie cardiovascolari. Il solo DHA, costituendo l'80% dei PUFA (Polyunsaturated fatty acids) che la compongono, svolge anche una funzione di rilievo sulla retina. Da notare ancora che il DHA e l’ARA (Acido Arachidonico), importanti componenti strutturali dei lipidi della membrana cellulare, sono molto diffusi nel sistema nervoso centrale. Il 50% del peso secco cerebrale, infatti, è costituito da lipidi, soprattutto fosfolipidi contenenti ARA. Dal metabolismo degli acidi grassi ω-6 e ω-3 derivano, quindi, attraverso catalizzatori enzimatici, quali le ciclossigenasi e le lipossigenasi, prostaglandine, trombossani, leucotrieni, molecole di segnale, come eicosanoidi ed endocannabinoidi. Tutti questi composti, importanti per la formazione delle membrane cellulari, partecipano ai processi di coagulazione del sangue, di guarigione delle ferite, dell’infiammazione.
In breve, la carenza in acidi grassi omega-6 è causa di lesioni cutanee, di anemia, di aumento dell'aggregazione piastrinica, di trombocitopenia, di disfunzione epatica, di ritardo nella cicatrizzazione delle ferite, di aumentata suscettibilità alle infezioni, di diarrea, di ritardo della crescita nell'età evolutiva, d’infertilità. D’altra parte, la carenza degli acidi grassi omega-3 comporta, invece, sintomi neurologici, alterazioni della visione, lesioni cutanee, ritardi di crescita, alterazioni delle capacità cognitive e nel metabolismo dei neurotrasmettitori monoaminergici.
L’altro isomero del CLA, il cis-12 trans-10 sintetizzato a livello tissutale, è stato, peraltro, riconosciuto capace di interferire con l’attività della lipoproteinlipasi e la sterol CoA-desaturasi degli adipociti, ostacolando, così, l’ingresso dei lipidi nelle cellule adipose. La diminuzione delle LDL plasmatiche, attribuita ai due isomeri, è motivo della funzione antiarteriosclerotica connessa alla proprietà del cis-9 trans 11 di competere con l’acido arachidonico, diretto precursore dei TXA2 (trombossano A2), promotore della formazione delle placche ateromasiche.  
            IL CLA, comunque, è poi prodotto anche naturalmente dall’acido linoleico a opera di batteri nello stomaco degli erbivori, come le mucche. Alcune specie di lactobacillus ne producono quantità anche significative.

In effetti, il CLA si ottiene anche dall’acido linoleico per azione del Lactobacillus acidophilus, plantarum, paracasei e casei in vitro e in vivo, come nei topi. In questi animali, del ceppo ibrido C57BL / 6 J con obesità indotta dalla dieta, dopo integrazione con 1 × 109 unità formanti colonie (ufc) di Lactobacillus rhamnosus PL60, che può produrre CLA, si sono ottenuti effetti antiobesità. In definitiva, il CLA, come possibile agonista del PPARγ con proprietà di promozione sulla salute, ha dimostrato principalmente proprietà anti-ossidanti, antinfiammatorie, anticancerogene, antiaterogene e antiobesità.

            In definitiva, l'acido linoleico coniugato è un grasso trans e un tipo di acido grasso essenziale omega-6. In tale contesto, a differenza della maggior parte dei grassi trans noti per particolari problemi di salute, il CLA rappresenta, invece, un elemento favorevole. Difatti, questo composto, oltre che fornire benefici generici per la salute, è di facile reperimento e, rispetto ad altri grassi trans, procura effetti collaterali trascurabili. Peraltro, uno dei benefici più significativi per la salute è la sua proprietà anticancerogena. Può, difatti, prevenire diversi tipi di cancro, come quello del seno, della prostata, del polmone, dello stomaco. Inoltre, gli si riconosce anche un impatto positivo sulla perdita del peso. Di converso, invece, la sua mancanza ne ha dimostrato l'aumento. Sotto tale presupposto ne deriva che per mantenere il giusto controllo dell’adipe del corpo è opportuno assumere il CLA attraverso la dieta. Pur tuttavia, essendo, come già accennato, le principali fonti di CLA i prodotti dei ruminanti o degli animali con processi fermentativo-digestivi simili, come nel caso dei canguri, l’alimentazione occidentale riconosce la sua risorsa principale nella carne dei bovini e nei derivati del latte. Quest’ultimo, in effetti, costituisce il prodotto più ricco di CLA, il cui contenuto può variare dai 5.4 ai 7.0 mg/g di lipidi, in base alla specie animale considerata e alla sua provenienza. Le mucche alimentate al pascolo producono grandi quantità della sostanza in ragione del particolare modello digestivo dei vegetali costituito dai quattro compartimenti del loro stomaco. Ciò a differenza degli esseri umani che ne producono solo quantità molto piccole. Il CLA, formatosi come sottoprodotto della digestione, entra poi nel latte vaccino e nella carne, potendo essere successivamente utilizzati per il consumo umano.
In realtà prodotti, come carne e latticini derivati dagli animali alimentati al pascolo con erba, contengono quote maggiori di CLA di circa il 300-500% rispetto a quelli degli stessi trattati con la dieta abituale del 50% di fieno, d’insilati e del 50% di cereali. Innanzitutto, le carni degli animali da pascolo che si nutrono d’erba presentano un tenore più basso di grassi totali e anche un valore più basso in calorie.
            In definitiva, gli isomeri linoleici coniugati hanno dimostrato molti effetti benefici, ma anche dannosi negli studi sperimentali sugli animali e sull’uomo. Gli effetti meglio valutati riguardano l’obesità, l’aterosclerosi, il cancro, il diabete e la modulazione del sistema immune. Pur tuttavia, anche se molti studi sugli animali hanno dato risultati complessivamente positivi, nell’uomo in molte delle stesse aree sono stati molto meno chiari. Inoltre, la sicurezza e l'eventuale tossicità del CLA devono ancora essere definitivamente determinate.



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