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notiziario Febbraio 2013 N.2 COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ: Obesità e cancro - Flessione dei tassi di morte per il cancro

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Indice
notiziario Febbraio 2013 N.2 COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ: Obesità e cancro
Il World Cancer Day 2013
Epidemiologia del rischio di cancro nell’obesità
Quali relazioni tra obesità e cancro?
La cascata degli eventi nel collegamento tra obesità e cancro
Cellule progenitrici derivate dal tessuto adiposo e cancro
Il cancro nell’accezione comune
Il peso globale del cancro
Previsioni in Europa della mortalità per cancro
Recenti dati epidemiologici delle neoplasie maligne in Italia
Flessione dei tassi di morte per il cancro
Evidenze sull’associazione tra obesità e cancro
Tutte le pagine

Flessione dei tassi di morte per il cancro

Ahmedin Jemal del Surveillance Research Program, American Cancer Society, Atlanta e collaboratori hanno di recente riportato che i tassi generali di morte per il cancro del polmone, del colon-retto, del seno femminile e della prostata hanno mostrato una flessione negli Stati Uniti, coinvolgendo in questa tendenza favorevole entrambi i sessi e tutti i principali gruppi razziali ed etnici (JNCI J Natl Cancer Inst Vol. 105, Issue 3, Feb. 2013.). Al contrario, per quanto riguarda i tumori del fegato, del pancreas, dell'utero e il melanoma soltanto negli uomini i tassi di mortalità hanno continuato ad aumentare, come pure per altri tumori, come alcuni associati all’infezione da HPV in ragione della probabile bassa copertura vaccinale.
Secondo gli Autori, i fattori che avrebbero contribuito ai risultati epidemiologici favorevoli nei riguardi del cancro del polmone, del colon-retto, della mammella femminile e della prostata dovevano, di certo, ricondursi alla riduzione dei fattori di rischio importanti, come il fumo, e al miglioramento della diagnosi precoce e del trattamento, come lo screening di massa e la chemioterapia adiuvante. I motivi, invece, da considerare per i tassi di mortalità crescenti in entrambi i sessi per i tumori del pancreas e del fegato e negli uomini per il melanoma e nelle donne per il cancro dell'utero dovevano ancora essere chiariti. Tuttavia, queste tendenze avrebbero dovuto, almeno in parte, giustificarsi: con l’elevata prevalenza dell'infezione cronica da virus epatite C per il cancro del fegato; con l’aumento della prevalenza dell'obesità per il fegato, il pancreas e l'utero; con l’aumento dell'esposizione alle radiazioni dannose ultraviolette per il melanoma. Peraltro, per tutti questi quattro tipi di cancro si erano rilevati corrispondenti aumenti dei loro tassi d’incidenza. Inoltre, anche per tumori supplementari, come quelli della tiroide e del rene, si era osservato un trend crescente d’incidenza, probabilmente almeno in parte per le maggiori possibilità di diagnosi legate alla più ampia applicazione delle tecniche d’imaging, ma anche per l’aumento dell’obesità.
In definitiva, nonostante i progressi sostanziali nella prevenzione del cancro e nell’adozione dei mezzi di controllo, come avvenuto per molti tumori come quello del polmone, del colon-retto, del seno femminile e della prostata, l'incidenza e / o i tassi di mortalità sono stati osservati in aumento per alcune sedi come il fegato, il pancreas, il rene, la tiroide e il melanoma. Tale dato indicherebbe per gli Autori la necessità di ulteriori ricerche eziologiche con l'identificazione dei principali fattori di rischio per lo sviluppo degli interventi più appropriati con i programmi e le strategie di provata efficacia, favorendo il più ampio accesso alla diagnosi e al trattamento precoce.
In effetti, negli USA si muore di meno per colpa del cancro. Tra il 2000 e il 2009 la mortalità è scesa di circa il 2% negli uomini e dell’1,5% nelle donne. Nei bambini sotto i quattordici anni, poi, è diminuita quasi del 2%. A stabilirlo è stato il rapporto annuale sull’incidenza dei tumori negli Stati Uniti, elaborato dal National Cancer Institute e dai Centers for Disease Control di Atlanta e pubblicato dalla rivista 'Journal of the National Cancer Institute'. Questi dati che si riferiscono agli Stati Uniti, afferma Umberto Tirelli direttore del dipartimento di oncologia medica dell'Istituto Tumori di Aviano, si potrebbero facilmente trasferire alla situazione in Italia. Negli uomini il calo della mortalità riguarda soprattutto i tumori del polmone, della prostata, del colon e dello stomaco, mentre nelle donne il cancro della mammella, della cervice, dell’ovaio, della vescica e del polmone.
Tale dato di fatto, ha affermato lo scienziato italiano, suggerisce la necessità di combattere più efficacemente il fumo e di ottenere un miglioramento sia nella diagnosi più precoce sia nei trattamenti più tempestivi ed efficaci. La sfida del futuro, secondo il ricercatore, è quella di migliorare i sistemi di lotta al Papilloma virus umano e all’obesità. Nei riguardi di quest’ultima è in crescita, invero, la prevalenza dei tumori associati, come quelli del rene, del pancreas, dell’utero e del fegato.



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