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notiziario Febbraio 2013 N.2 COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ: Obesità e cancro - Il World Cancer Day 2013

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Indice
notiziario Febbraio 2013 N.2 COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ: Obesità e cancro
Il World Cancer Day 2013
Epidemiologia del rischio di cancro nell’obesità
Quali relazioni tra obesità e cancro?
La cascata degli eventi nel collegamento tra obesità e cancro
Cellule progenitrici derivate dal tessuto adiposo e cancro
Il cancro nell’accezione comune
Il peso globale del cancro
Previsioni in Europa della mortalità per cancro
Recenti dati epidemiologici delle neoplasie maligne in Italia
Flessione dei tassi di morte per il cancro
Evidenze sull’associazione tra obesità e cancro
Tutte le pagine

Il World Cancer Day 2013

Il cancro, com’è ormai noto, è una delle principali cause di morte nel mondo con i 7,6 milioni di decessi stimati nel 2008, pari a circa il 13% dei totali. Per questo ogni 4 febbraio di ogni anno la WHO sostiene l’International Union Against Cancer per promuovere i modi per alleviare il carico globale derivante da esso. In questa giornata, ripetutasi anche nel 2013, si discutono i temi ricorrenti di prevenzione e le strategie e le formule per accrescere la qualità della vita dei malati. Confortante è il rilievo, derivato dalle moderne tecnologie, capaci di rilevare nelle persone esposte la relazione tra le sempre nuove sostanze chimiche e la malattia. In tal modo gli scienziati stanno trovando di continuo sostegno nella definizione di un quadro completo sull’influenza degli inquinamenti dell'ambiente sulla salute.
In occasione della giornata mondiale contro il cancro di quest’anno, L’UICC (Union for International Cancer Control) si è proposta di contrastare i miti consolidatisi sulla malattia nel corso degli anni per cui è stata dipinta come una condanna a morte, come un appannaggio dei ricchi, come una patologia degli anziani e dei paesi sviluppati. In effetti, l’epidemiologia riporta ormai che più della metà delle morti per cancro, pari al 55%, ricorre nelle regioni meno sviluppate del mondo. Le previsioni, peraltro, entro il 2030 indicano circa il 60% - 70% di tutti i nuovi casi di cancro in questi paesi. Anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che due terzi dei nuovi casi e di morti per cancro si verificano nei  paesi in via di sviluppo, dove l'incidenza è segnalata con ritmo di crescita continua e allarmante. Tali dati sono comprensibili se si tiene conto che l'OMS attribuisce a circa un terzo di tutte le morti per cancro una causa legata ai fattori di rischio modificabili, come il fumo, l'obesità, l’abuso di alcol e le infezioni. Tutte queste condizioni, combattute ormai da qualche tempo con un certo successo nei paesi sviluppati, non hanno ancora trovato una documentabile azione programmatica di prevenzione in quelli ancora in via di sviluppo. Differenze di ordine sanitario contribuiscono, inoltre, a spiegare l’epidemiologia specifica tra i Paesi. Si pensi al dato che molti tipi della malattia possono essere evitati con interventi di prevenzione, come lo screening del cancro del collo dell'utero, la vaccinazione contro le infezioni come l'epatite B e il papilloma virus umano. Ancora la diagnosi precoce come per il tumore del seno, del collo dell'utero e del colon-retto, può comportare anche il successo delle cure. 
A tale proposito, l'OMS ha un programma di finanziamento per molti paesi in via di sviluppo fornendo informazioni e aiuti per pianificare la prevenzione e le strategie del trattamento. Anche l'American Society for Clinical Oncology ha annunciato l'intenzione di espandere la portata dei suoi programmi internazionali e di raddoppiare il loro finanziamento per aiutare ad affrontare il crescente onere globale del cancro.  
L’ESMO (European Society for Medical Oncology), per sua parte, ha annunciato di sostenere la giornata mondiale per il cancro con l’intenzione di confermare, secondo un sogno ormai non più lontano, la realtà della medicina personalizzata per tutti i tipi di malattia e di malati. L'obiettivo è, infatti, quello di curare i pazienti in rapporto alle caratteristiche del tumore con terapie mirate e specifiche. La situazione attuale è, invero, quella di un’oncologia stratificata in grado di individuare e valutare gli obiettivi critici nel tumore per cercare di sviluppare farmaci intelligenti. In base alle moderne evidenze scientifiche, per gli oncologi emerge un doppio dovere: 1) accrescere la propria consapevolezza sui risultati attuali delle terapie mirate, sul loro elevato potenziale e sui requisiti necessari, 2) guidare i pazienti nella ricerca di sperimentazioni cliniche in cui i tumori possono essere meglio delineati per l’accesso ai nuovi trattamenti. È stata lanciata, quindi, dal WOF (World Oncology Forum) una campagna " Stop Cancer Now!" per riproporre, con l’obiettivo di ridurre del 25% entro il 2025 la mortalità mondiale, l'allarme sulla devastazione sempre più causata in tutto il mondo dal cancro.
I governi, per loro parte, dovranno intervenire per la cura dei tumori con specifici programmi di diagnosi precoce e di facilitato accesso alle indagini diagnostiche, ma anche alle cure palliative di dimostrata efficacia. Non devono, peraltro essere dimenticati ma sostenuti, coloro che convivono con il cancro.
Per sua parte, Umberto Veronesi, fondatore dell’Eso ha criticato la parzialità degli interventi degli studiosi e degli operatori nella lotta al cancro. Lo studioso, ha posto in rilievo la mancanza di una visione globale del problema e di un soggetto globale, un organismo di coordinazione della molteplicità degli interventi di lotta. Lo scienziato ha fatto, ib effetti, rilevare che la malattia rientra ancora tra quelle generiche non trasmissibili senza un ufficio specifico, neppure all'interno dell'OMS.
In conclusione, secondo Veronesi i ricercatori nello sviluppo dei farmaci, i clinici nell'anticipazione diagnostica e nelle strategie terapeutiche, i palliativisti nel controllo del dolore dovrebbero costituire un unico grande gruppo d’insieme nella lotta contro il cancro.
La campagna, comunque, programmata da un gruppo di esperti oncologi, leader e responsabili delle politiche e di altre istituzioni interessate, ha visto la collaborazione di società scientifiche e di stampa di tutto il mondo. In commemorazione della giornata, l'Empire State Building di New York è stato illuminato specificamente in arancione e blu.



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