Dieta del paleolitico come promessa di prevenzione e trattamento delle malattie della civiltà
In sintesi, gli spunti precedentemente riportati rivelano gli aspetti socio-ambientali orchestrati collettivamente dal nostro sistema economico capitalista che devono rappresentare l'obiettivo ottimale per la prevenzione dell'obesità.
La capacità di immagazzinare le calorie in eccesso come tessuto adiposo va considerata, peraltro, quell’adattamento opportuno che ha permesso ai nostri antenati di sopravvivere nei vari periodi di scarsezza nutrizionale. Purtroppo, ora l'obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche, sia nel mondo sviluppato sia in molti paesi in via di sviluppo.
Kuipers RS dell’University Medical Center Groningen, The Netherlands e collaboratori hanno di recente valutato la composizione e il merito delle cosiddette diete paleolitiche, in conformità a ricostruzioni delle diverse nicchie di ominidi (Nutr Res Rev. 2012 Jun;25(1):96-129). La medicina evoluzionistica riconosce, in effetti, che molte malattie degenerative croniche sono il risultato dei conflitti tra il nostro ambiente in rapida evoluzione con le nostre abitudini alimentari e il nostro genoma, rimasto in pratica invariato dal Paleolitico. Ricostruire i modelli di dieta prima della rivoluzione agricola e industriale è, quindi, opportuno ma s’incontra l’ostacolo del dibattito in corso sulla nicchia ecologica dei nostri antenati. Gli argomenti e le loro controdeduzioni riguardanti la medicina evoluzionistica sono continuamente aggiornati e gli elementi di prova dell'ipotesi a lungo dominante dell'evoluzione umana dall’arida savana vengono controbilanciati da quella che considera l’evoluzione dell'uomo in prossimità dell’acqua. Vi sono evidenze in varie discipline, tra cui lo studio degli ambienti paleolitici, l’anatomia comparata, la biogeochimica, l’archeologia, l’antropologia, fisiopatologia e l’epidemiologia. Anche se i nostri antenati avevano un'aspettativa di vita molto più bassa dell’attuale, i dati attualmente disponibili non supporterebbero l'idea sbagliata che durante il Paleolitico non ci fossero anziani e neanche che questi fossero in cattive condizioni di salute. Invece, piuttosto che rifiutare la possibilità di un sano invecchiamento, l'ipotesi prestabilita dovrebbe essere quella che un invecchiamento sano abbia posto un vantaggio evolutivo per la sopravvivenza umana. Ci sono ampie prove che i nostri antenati hanno vissuto in un ecosistema terra-acqua, estraendo una parte sostanziale degli alimenti della loro dieta sia dalle risorse terrestri sia acquatiche. Invece di rifiutare questa possibilità per mancanza di prove, l'assunto dovrebbe essere che gli ominidi degli ecosistemi costieri avevano risorse acquatiche catturabili che consumavano. I vantaggi di queste argomentazioni e di queste diete dimostrano il vantaggio di incorporare questa conoscenza nelle raccomandazioni dietetiche per una vita salutare.