Influenza genitoriale sull’IMC (Indice di Massa Corporea) della prole
Studi familiari e matrimoniali hanno dimostrato che L’IMC della prole è determinata potentemente con un chiaro modello di ereditabilità in via parentale. Le stime vanno dal 50 al 90% e la madre, eventualmente attraverso meccanismi intrauterini, avrebbe una maggiore influenza sulla composizione del corpo dei figli. Pur tuttavia, in modo da chiarire maggiormente l'eziologia della malattia, continua il dibattito sul ruolo individuale dei genitori in questo campo.
Celine M Murrin dell’University College Dublin e collaboratori, con l’obiettivo primario di colmare le lacune su tale campo, con i dati di uno studio longitudinale sui modi di vita, hanno analizzato le associazioni di peso, altezza e indice di massa corporea in oltre tre generazioni. In secondo luogo, per identificare le prove di trasmissione genetica o ambientale, hanno voluto confrontare all'interno delle famiglie le associazioni tra il peso e l’indice di massa corporea con quelle dell’altezza. Hanno per questo controllato preliminarmente altri fattori, come la dieta, l'attività fisica e lo stato socio-economico (BMC Public Health 2012, 12:81).
Nel biennio 2007/8 gli Autori hanno, così, seguito 669 famiglie facenti parte del Lifeways Study, studio prospettico osservazionale di coorte sul legame cross-generazionale. Hanno ottenuto le misure dell’altezza e del peso di 529 bambini d'età tra i cinque e i sette anni e tutti gli adulti hanno fornito le informazioni sulla salute auto-valutata, sullo stato d'istruzione, sul reddito, sulla dieta e sull'attività fisica. Le associazioni tra il peso, l'altezza e l’indice di massa corporea dei membri della famiglia sono stati esaminati con modelli misti e su stime di ereditabilità, calcolate utilizzando l'analisi di regressione lineare. Lo stato di salute si associava con un più basso indice di massa corporea in tutti i membri della famiglia, così come con l'età per i bambini. L'evidenza delle associazioni familiari della BMI da una generazione a quella successiva era più evidente nella linea materna. Le stime dell'ereditarietà erano più elevate (h2 = 0,40) nella coppia madre-figlio, rispetto a quella padre-figlio (h2 = 0,22). Per le generazioni precedenti le stime erano alte tra le madri-genitori (h2 = 0,54-0,60) e non tra i padri-genitori (h2 = -0.04-0.17). Le correlazioni tra madre e prole in due generazioni rimanevano significative quando aggiustate con le variabili fisse dello stato socio-economico, della salute e dello stile di vita. Una simile analisi riguardante l’altezza dimostrava forte associazione familiare attraverso ogni generazione delle linee materne e paterne. In conclusione, questo primo studio di coorte familiare segnalerebbe un'associazione duratura tra la BMI materna e della prole superiore a tre generazioni a conferma dei risultati degli studi sperimentali sugli animali.