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notiziario Ottobre 2012 N°9 - COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ - Definizione e stadi dell’obesità

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Indice
notiziario Ottobre 2012 N°9 - COMPLESSITÀ DELL’OBESITÀ
Definizione e stadi dell’obesità
Le cause e la fisiopatologia dell’aumento di peso corporeo
Influenza genitoriale sull’IMC (Indice di Massa Corporea) della prole
Obesità e bevande zuccherate
Il rischio genetico dell’obesità delle bevande zuccherate
Vivere vicino ai fast food influenza l’aumento del peso corporeo?
Alcuni dati su nutrienti e salute
Proteine della dieta e grasso addominale
La bassa Vit “D” può favorire l’obesità dell’adulto
L’epidemia dell’obesità in Italia e nel mondo
L’obesity day
Tutte le pagine

Definizione e stadi dell’obesità

L'obesità, come spropositato aumento del peso corporeo per eccesso del grasso, colpisce da qualche tempo l’attenzione dei ricercatori e delle organizzazioni sanitarie anche per perfezionare le strategie di lotta contro di essa. Peraltro, rappresenta il più comune disordine nutrizionale del mondo occidentale.
L’AACE (American Association of Clinical Endocrinologists), proprio recentemente, ha riaffermato che l'obesità deve essere considerata una malattia (Endocr Pract. 2012;18(No. 5). Difatti, quest’affermazione poggia sul fatto che l'obesità risponde perfettamente all'analisi dell’American Medical Association sui criteri di malattia e cioè che vi è:
1. Una perdita di una qualche normale funzione dell’organismo.
2. Un corteo di segni o sintomi caratteristici.
3. Un qualche danno o morbilità.
Da notare, a tal proposito, che la conclusione di malattia con più aspetti fisiopatologici, tra cui genetici, ambientali, fisiologici e psicologici, stabilisce il quadro di riferimento per i futuri sforzi per condurre ai progressi nella sua prevenzione e trattamento.
In primo luogo, comunque, risulta importante stabilire la sua definizione corretta. A tal fine, sino a oggi l’IMC (indice di massa corporea) è risultato il mezzo più comunemente usato dai medici, ma non il migliore per predire le sue conseguenze sulla salute. La misura della circonferenza vita sembra, difatti, assumere sempre maggiore valore tanto da venire usata per la definizione della patologia più complessa a essa correlata, la sindrome metabolica.
L’IMC, come peso corporeo in chilogrammi diviso per il quadrato dell'altezza in metri, viene utilizzato per definire le categorie di peso. Gli standard sono basati sul rischio per la salute per i diversi pesi. L’IMC, però, è una misura dell’obesità pratica ma imperfetta. Difatti, persone molto muscolose si possono presentare con un IMC alto, ma con un basso livello di adiposità. Tra le persone di venti anni e più, un IMC tra i 18,5 e i 24,9 kg per m2 definisce la normalità, da 25,0 a 29,9 il sovrappeso e da 30,0 l’obesità. L’IMC da 30,0 a 34,9 kg per m2 definisce lo stadio I dell’obesità, da 35,0 a 39,9 il II e da 40,0 kg e oltre il III.



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