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Notiziario Dicembre 2011 N°11 - VITAMINA “D” E INVECCHIAMENTO - Vit. “D”, diabete, malattie cardiovascolari e morte per qualsiasi causa

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Indice
Notiziario Dicembre 2011 N°11 - VITAMINA “D” E INVECCHIAMENTO
La vit. “D” nell’anziano
Gli anziani a maggior rischio d’inadeguati livelli di Vit. “D”
Apporti dietetici di riferimento per il calcio e la Vit. “D”
Integratori alimentari e tasso di mortalità nelle donne anziane
La vit. “D” nell’anziano fragile
Vit. “D” e fragilità in donne e uomini anziani
Vit. “D”, mobilità e forza muscolare nelle donne anziane
La vit. “D” e rischio di caduta negli anziani
Vit. “D” e prevenzione delle fratture osteoporotiche
Relazione tra Vit. “D” e iperglicemia nell’anziano
Vit. “D”, funzione delle cellule β e glicemia
Vit. “D”, diabete, malattie cardiovascolari e morte per qualsiasi causa
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Vit. “D”, diabete, malattie cardiovascolari e morte per qualsiasi causa

James L. Vacek dell’University of Kansas Hospital e collaboratori hanno esaminato i dati di 10.899 adulti con livelli sierici di vitamina “D”, di età media di 58 ± 15 anni, nel 71% donne (n = 7.758), con indice di massa corporea media di 30 ± 8 kg/m2. Considerando normali i valori ≥ 30 ng / ml e bassi quelli <30 ng / ml, la media di vitamina era 24,1 ± 13,6 ng / ml. Pertanto, 3.294 di tutti i pazienti, solo il 29,7%, erano classificati nella gamma della normalità e ben 7.665, il 70,3%, erano carenti. Dopo aggiustamento per la storia clinica, farmaci e altri fattori, i cardiologi hanno anche rilevato che la carenza di vitamina si associava alla probabilità di: diabete più del doppio, ipertensione per il 40%, malattia coronarica, cardiomiopatia per circa il 30%, rispetto a quelle con valori di normalità (p <0,05).   (The American Journal of Cardiology, 8 novembre 2011). Inoltre, nelle persone carenti si segnava una triplice maggiore probabilità di morte per qualsiasi causa (odds ratio 2,64, intervallo di confidenza al 95% 1,901-3,662, p <0,0001). La somministrazione, di poi, di supplementi di vitamina “D” riduceva il rischio di morte per qualsiasi causa di circa il 60%, rispetto alla restante popolazione (odds ratio per morte 0,39, intervallo di confidenza al 95% 0,277-0,534, p <0,0001).



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