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notiziario Novembre 2011 N°10 - VITAMINA “D” E MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Le malattie non trasmissibili in Italia

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Indice
notiziario Novembre 2011 N°10 - VITAMINA “D” E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Le malattie non trasmissibili nel mondo
Morti globali attribuite ai 19 principali fattori di rischio, in rapporto al livello del reddito dei paesi
Le malattie non trasmissibili in Italia
Tassi di mortalità dai 35 - 74 anni per 100.000 abitanti per malattie cardiovascolari (mcv), malattia coronarica (sca), ictus e decessi totali (dt) in alcuni paesi del mondo
Tasso delle morti per malattie cardiovascolari negli Stati Uniti
Tasso delle morti per malattie cardiovascolari in Europa
Vit. “D”, arteriosclerosi
Vit. “D” e PAD(arteriopatia ostruttiva periferica)
Vit: “D” e calcificazione (calcium score) coronarica
Vit. “D” e infarto del miocardio
Vit. “D” e scompenso cardiaco
Vit. “D” scompenso e morte cardiaca improvvisa
Vit. “D” e trapianto di cuore
Vit. D, PTH e aterosclerosi carotidea
Vit. “D” e ictus
Tutte le pagine

Le malattie non trasmissibili in Italia

L’Italia, paese del gruppo ad alto reddito, con popolazione totale nel 2010 di 60.550.848 persone, secondo le stime della WHO, nel 2008 ha contato 536.900 morti per NCD sotto i sessanta anni, di cui 256.100 uomini e 280.800 donne, con percentuale su tutte le morti di 9.8 e 5.6 rispettivamente.

Il tasso di mortalità per 100 000, standardizzato per età, è stato 644,7 per tutte le morti NCD, 399,8 per gli uomini e 244,9 per le donne, di cui 258,3 per le malattie cardiovascolari e il diabete, 156.3 per gli uomini e 102.0 per le donne, 248,7 per il cancro, 158.0 per gli uomini e 90.7 per le donne, 34,0 per le malattie respiratorie croniche, 24.6 per gli uomini e 9.4 per le donne. Nel 2008 la prevalenza percentuale dei fumatori correnti è stata nel totale 26,3, 13,5 nei maschi e 19,6 nelle femmine e rispettivamente l'inattività fisica 56,6 - 51,0 - 61,8, l’aumento della pressione arteriosa 46,1 - 47,9 - 44,4, l’aumento della glicemia 9,1 – 10,6 – 7,6, l’eccesso ponderale 54,1 – 61,8 – 47,1, l’obesità 19,8 – 21,2 – 18,5, l’aumento del colesterolo 65,2 – 63,5 – 66,8.

In definitiva, quindi, nella maggior parte dei decessi delle NCD, circa trentasei milioni, devono ascriversi alle malattie cardiovascolari e al diabete e in secondo luogo ai tumori e alle malattie respiratorie croniche.



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