Differenze di genere nella depressione
La salute mentale ha teso a riconoscere differenze tra i due sessi già dall’ottocento con gli studi sull’isteria che segnalavano una maggiore presenza delle donne, seguendo i termini dell’eziologia biologistica. Charcot, in particolare, che indicava l’isteria femminile nell’80% dei casi, riconosceva un’eziologia di ordine biologico e affettivo, come la gravidanza, il parto, la menopausa. L'isteria maschile, presente solo nel 20% dei casi, era principalmente legata agli eventi traumatici della vita sociale e lavorativa. Le statistiche internazionali riportano la prevalenza maggiore delle patologie psichiche, come la depressione maggiore, l’ansia, gli attacchi di panico, il disturbo post-traumatico da stress, i disturbi del comportamento alimentare, nelle donne. In la particolare, la depressione, il cui rapporto maschio femmina è di uno a tre, costituisce la principale causa dell’onere di spesa sanitaria. Peraltro, anche nel gruppo d’età sopra i sessanta anni le donne ammalano del morbo di Alzheimer più degli uomini. Complessivamente, l’area dei disturbi psichici è prevalentemente appannaggio delle donne, mentre quella dei comportamenti etero e autodistruttivi, come violenza e più suicidi realizzati, comportamenti dissociali e uso di alcool e droghe degli uomini. Va anche considerato che la depressione nelle donne è più spesso associata ad altre malattie, come i disturbi d’ansia.