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notiziario febbraio 2011 n°2 - EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI - Ipernatriemia secondaria a paracetamolo solubile

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Indice
notiziario febbraio 2011 n°2 - EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI
Sartani e trombocitopenia
Indapamide e disturbi muscolari
Reazioni psichiatriche da aminofillina
Tamoxifene, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare
Inibitori dell'aromatasi e accidenti cardiovascolari
Propossifene e anomalie del ritmo cardiaco
Opportuna conoscenza della tossicità dell’acetaminofene
Ipernatriemia secondaria a paracetamolo solubile
Le dosi terapeutiche di paracetamolo sono epatotossiche nei bambini?
La FDA limita la prescrizione di acetaminofene
Ufficio stampa ministero della salute sul dosaggio del paracetamolo
Il REMS sull’uso dell’exenatide
Epatossicità da dronedarone
Il dolasetron mesilato (anzemet) e rischio di aritmie cardiache
L'acquisto di farmaci on line è illegale?
Tutte le pagine

Ipernatriemia secondaria a paracetamolo solubile

Il paracetamolo effervescente è abitualmente impiegato dagli anziani,senza spesso tener conto che una dose giornaliera di 4g può contenere fino a 8,7g di cloruro di sodio, superando, così, le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Pur tuttavia, l’ipernatriemia, secondaria a tale uso, è abbastanza rara ma possibile. Con l’invecchiamento demografico in tutto il mondo, soprattutto nei paesi ad alta economia, gli anziani costituiscono ormai una percentuale elevata della popolazione ospedaliera totale con funzione renale spesso compromessa e con consequenziale maggiore difficoltà di gestione dell’eliminazione renale dei soluti e degli elettroliti. L’ipernatriemia negli anziani, definita da una concentrazione serica di sodio superiore ai 145 mmol/L, se grave, si associa, invero, a deficit neurologici e, soprattutto quando sopraggiunge acutamente in ospedale, anche a un’elevata mortalità tra il 42 e il 75%. Ne consegue che è fondamentale il riconoscimento, la prevenzione e la cura precoce di tale disturbo. Di basilare importanza, è già il controllo dell'assunzione cronica di sodio in eccesso per cui le correnti linee guida prevedono un’assunzione giornaliera non superiore ai 2 g, equivalente a 5 g di cloruro di sodio. Considerando che una compressa di paracetamolo solubile può contenere 18,6 mmol (427 mg) di sodio, 8 compresse di paracetamolo solubile saranno equivalenti in un giorno a 148,8 mmol (3,4 gr) di sodio o 8,7 g di sale, quantità che supera i limiti dettati dalle linee guida dell'OMS. Inoltre, è da considerare che in questi casi si associano frequentemente diversi farmaci di banco, come gli antiacidi e i lassativi che contengono anch’essi generose quantità di sodio. L’antiacido Alka Seltzer, ad esempio, contiene 19,4 mmol (445 mg) di sodio per compressa  effervescente per un massimo di 8 il giorno. Il movicol, lassativo comunemente usato, contiene 8,1 mmol (187 mg) di sodio per bustina. In tale contesto, sono stati descritti vari casi d’ipernatriemia a causa di un eccessivo consumo di sodio per via orale, come da codamol, paracetamolo 500 mg e codeina fosfato 30 mg.  In alcuni pazienti, in trattamento a lungo termine con paracetamolo solubile, è stata anche segnalata ipertensione.Pur tuttavia, a riprova dell'esistenza di meccanismi omeostatici per il mantenimento della normale sodiemia,tutti i casi d’ipernatremia sono stati riscontrati e si sono in maggior numero sviluppati nei pazienti in età pediatrica o in casi con insufficienza renale.

Pertanto, è bene prestare notevole attenzione alla prescrizione dei farmaci in pazienti con basi cliniche che controindicano il consumo di sodio e, in particolare, in quelli con ipertensione, insufficienza cardiaca o renale, ipernatriemia. Inoltre, deve essere ben seguita la regola secondo la quale i produttori dei farmaci devono dichiarare e mostrare chiaramente le concentrazioni di sale di un prodotto.

Keith Siaue Arun Khanna del Musgrove Park Hospital, Taunton, TA1 5DA, UK hanno descritto il caso di un uomo di 89 anni, caucasico con uso di paracetamolo per dolore cronico lombare, trattato in seguito con ciproterone acetato e goserelin per metastasi alla colonna vertebrale da carcinoma prostatico (Cases Journal 2009, 2:6707). In passato, il paziente denunciava solo una lieve insufficienza cardiaca congestizia.

Al giorno 11° di ricovero gli fu somministrato paracetamolo solubile 1 g quattro volte il giorno per convenienza. Nonostante la supplementazione iniziale di liquidi per via parenterale, al giorno 21° si registrò un’ipernatremia con peggioramento della funzionalità renale che indussero a sostituireil paracetamolo con altro farmaco. Al giorno 24° il deterioramento clinico si fece più grave, anche per un sopraggiunto stato settico di origine sconosciuta, e il paziente morì il 30° giorno.



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