Sartani e trombocitopenia
Sul database GIF/AIFA sono comparse dieci segnalazioni, di cui sette dichiarate di grave entità, di trombocitopenia, per sospetto evento avverso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II nel loro uso isolato o in associazione all’idroclorotiazide. I pazienti, 5 femmine e 5 maschi, dai 51 ai 91 anni, erano in terapia con candesartan in 3 casi, losartan in tre, valsartan in due, telmisartan e irbesartan in uno rispettivamente. L’insorgenza si era verificata dopo un periodo di cura dai 6 agli 8 mesi per il candesartan, dai 12 giorni ai 10 mesi e mezzo per il losartan, dai 14 giorni ai sei mesi e mezzo per il valsartan, dopo un mese per il telmisartan, dopo 3 anni e 7 mesi per l’irbesartan. In effetti, le valutazioni di questi dati sono state considerate inficiate dall’associazione con ticlopidina, considerata, com’è noto, di per sé, già responsabile di porpora trombocitopenica in un caso su 2.500 e in un altro con la ranitidina anch’essa con le stesse prerogative. In altri 7 pazienti esisteva, invece, l’associazione con l’idroclorotiazide che Okafor KC e collaboratori in Drug Intell Clin Pharm 1986; 20(1): 60-1 e Aster RH nel N Eng J Med. 2007;357(6):580-7) avevano segnalato come possibile causa d’induzione della porpora trombocitopenica.
La sospensione della terapia, peraltro, ha risolto completamente la complicazione in 5 casi, ha determinato miglioramento in uno, mentre in un altro si è avuto il decesso e in un altro ancora dei postumi. Di altri due pazienti, invece, non sono stati disponibili notizie ragguagliate. Da notare che anche il database del Medicines and Health care products Regulatory Agency inglese il 27 maggio 2010 riportava 5 casi di trombocitopenia in pazienti trattati con valsartan, 4 con losartan, 3 con irbesartan e uno con candesartan, non in associazione con altri farmaci. Così pure, il database dei Paesi Bassi il 25 luglio 2010 segnalava l’evento avverso di trombocitopenia in un paziente in trattamento con valsartan. Da considerare a tal punto che il foglietto illustrativo di questi prodotti non riporta tale complicazione, se non nel caso del losartan. Il meccanismo più probabile da invocare con cui questi farmaci e altri, come l’eparina, i FANS, i sali d’oro, la penicillamina, la sulfasalazina, gli anticonvulsivanti, il cotrimossazolo, le penicilline e gli inibitori recettoriali IIb/IIIa della glicoproteina P determinano la trombocitopenia, è quello della formazione di anticorpi farmaco dipendenti. In molti casi la sospensione del farmaco incriminato è bastato, comunque, a intervenire positivamente sul malato, in ragione di una manifestazione paucisintomatica. In altri l’uso dei corticosteroidi non si è dimostrato particolarmente efficace, mentre si potrebbe, rendere necessaria l’infusione di piastrine in altri casi ancora.