SALVARE UNA VITA: UNA SCOMMESSA CHE SI PUÒ VINCERE
È bene ricordare che ogni giorno in Italia muoiono circa 150 persone per un improvviso arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi la causa è una malattia delle coronarie e l’elemento scatenante può essere una forte emozione o uno sforzo fisico intenso. L’arresto cardiaco è prevalentemente dovuto all’improvvisa insorgenza di fibrillazione ventricolare che determina la perdita della funzione di pompa del cuore e, quindi, un mancato afflusso di sangue al cervello e agli organi vitali.
La chiave della sopravvivenza risiede nella velocità della risposta da parte del soccorritore. Oltre alle manovre di rianimazione cardiopolmonare (massaggio cardiaco e ventilazione), tutte le vittime di un arresto cardiaco hanno bisogno immediato di defibrillazione con uno shock elettrico. Difatti, se la scarica è erogata entro pochi minuti vi sono elevate probabilità di rimanere in vita. Già dopo dieci minuti di ritardo le possibilità diminuiscono di sotto il 5%.
Grazie ai nuovi apparecchi elettromedicali, chiamati defibrillatori semiautomatici, chiunque abbia svolto un corso di addestramento può utilizzarli per salvare una vita.
In conformità a quanto riportato emerge sempre più ai giorni d’oggi l’indicazione della presenza di un defibrillatore in ogni condizione in cui possa maggiormente verificarsi la necessità del suo impiego, come in luoghi di grande affollamento quali stazioni ferroviarie, porti, aereoporti e in ambienti sportivi o durante gare, soprattutto a carattere agonistico.
Commenti
Ho creato un museo elettrico virtuale che mi farebbe piacere una vostra visita on line.
Cordiali saluti nino vadalà.
www.museolaluce.com
su googlle: museo nino vadalà
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