LA SCINTIGRAFIA MIOCARDICA
È un mezzo di diagnosi incruenta con indicazione di una valutazione della perfusione e della funzione cardiaca a riposo e/o dopo sforzo, misurando con una gamma camera la captazione nel cuore di un tracciante radioattivo, iniettato preliminarmente in vena. I motivi principali per cui si ricorre alla scintigrafia miocardica sono la ricerca o conferma di ischemia miocardica provocabile con lo sforzo o con l'infusione di farmaci, l'osservazione di muscolo cardiaco non funzionante ma vitale, la funzione globale o segmentaria del cuore.
È un esame costoso che dura circa quattro ore e la cui risposta dipende principalmente dai problemi organizzativi della struttura in cui si esegue. Al termine può essere utile bere molta acqua per eliminare rapidamente la quantità di tracciante somministrato (che sarà eliminato generalmente in alcune ore dall'organismo) e si possono riprendere tutte le normali attività ed abitudini. È consigliabile, peraltro, che sino alle 12-24 ore successive, si eviti lo stretto contatto con bambini piccoli e donne in gravidanza.
La scintigrafia miocardica:
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non è particolarmente dolorosa,
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obbliga generalmente al digiuno, anche per non interferire con l'esecuzione di test provocativi di tipo farmacologico,
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va eseguita rimuovendo temporaneamente gli oggetti metallici personali,
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non è pericolosa in quanto la sostanza radioattiva usata è molto esigua.
Rare sono le manifestazioni allergiche.
Si raccomanda alle donne prima dell'iniezione di dichiarare al medico specialista il loro eventuale stato gravidico o un ritardo del ciclo mestruale, per non incorrere in possibili danni sul feto. Se, invece, la gravidanza dovesse insorgere a breve distanza di tempo dall'esecuzione dell'esame, non esiste alcun problema per il feto. Durante il periodo di allattamento materno è consigliabile che le donne segnalino al medico questa circostanza per ricevere istruzioni sul periodo della necessaria interruzione dell'allattamento al seno, solitamente di 1-2 giorni. In caso vi fosse necessità di sospensione di farmaci, è bene consultare lo specialista al momento della prenotazione dell'esame.
Commenti
nel dolerci per la triste circostanza, è bene ribadire che in medicina ogni interpretazione di un evento patologico necessita di studio clinico completo e che le indagini utili a chiarirlo nei particolari, hanno una specificità e sensibilità diagnostica difficilmente pari al massimo assoluto, anche quando se ne moltiplica il valore con prove dinamiche da sforzo o con farmaci, come nel caso della scintigrafia miocardica. Nel suo caso si dovrebbe, peraltro, riconoscere e considerare il valore delle cause predisponenti e di quelle scatenanti, ma il gioco delle parti non sempre risulta chiaro e precisabile
il dolore toracico preoccupa soprattutto perché può rappresentare la spia di una malattia di cuore o dell'aorta toracica. È soprattutto per questo che sono sorte le "Chest Pain Unit". Il suo caso meriterebbe un approfondimento sulle caratteristiche del dolore e sul suo profilo di rischio coronarico che i medici da Lei consultati hanno di certo valutato. Comunque, la negatività degli esami e l’ unicità dell'evento non stimolano uno studio più ampio a meno che suggerito da uno specialista. Per quanto richiesto sulla scintigrafia miocardica, leggendo il testo AMEC può trovare le risposte ai suoi quesiti.
pomeriggio (ore 14 circa) mia madre ha eseguito la scintigrafia
miocardica, le hanno rilasciato un foglio sul quale c'era scritto
che non poteva avere contatti ne con bambini ne con donne gravide
fino alle 20.
Ci siamo però viste stamattina dopo 18 ore dall'esame. Corro rischi?
quanto da Lei esposto si riferisce a un solo contatto di vista dopo
un bel po’ di tempo dall’esame di sua madre. Tutto ciò giustifica
una risposta di ottimismo. Difatti, i rischi per il suo stato
derivano generalmente dalla dose del tracciante usata per sua madre
e dal tipo di contatto, tenendo conto la preminente eliminazione con
le urine. Ad ogni buon conto, per sua maggiore rassicurazione può
chiedere ragguagli all’operatore sanitario che ha effettuato
l’indagine e al suo ginecologo di fiducia.
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