Sostanziale l’aumento del rischio di cancro con l’eccesso di peso
È ormai abbastanza noto che il peso corporeo gioca un ruolo importante nel rischio di alcuni tipi di cancro. Pur tuttavia, il rapporto per i diversi tipi di cancro tra l’eccesso di peso e la malattia neoplastica può mostrare variazione dei suoi effetti.
A tal proposito, Krishnan Bhaskaran della London School of Hygiene and Tropical Medicine, UK e collaboratori hanno voluto svolgere un’indagine sui legami tra BMI e i tumori specifici per le sede più comuni (The Lancet, Volume 384, Issue 9945, Pages 755 - 765, 30 August 2014).
Con i dati dei soggetti delle cure primarie del Clinical Practice Research Datalink provvisti dei valori della BMI, gli Autori hanno formato modelli di Cox per indagare le associazioni in ventidue dei tumori più comuni con aggiustamento per i potenziali fattori confondenti. In 5.243.978 individui inclusi, 166.955 sviluppavano tumori. La BMI si associava a diciassette dei ventidue tipi di cancro, ma gli effetti variavano notevolmente in base alla sede.
Ogni 5 kg / m2 di aumento della BMI si registrava una crescita, più o meno lineare, dei tumori dell'utero (hazard ratio [HR] 1 · 62, IC 99%= 1 · 56-1 · 69, p <0 · 0001), della colecisti (1 · 31,1 · 12-1 · 52; p <0 · 0001), del rene (1 · 25,1 · 17-1 · 33; p <0 · 0001), della cervice (1 · 10,1 · 03-1 · 17; p = 0 · 00035), della tiroide (1 · 09,1 · 00-1 · 19; p = 0 · 0088) e la leucemia (1 · 09,1 · 05-1 · 13; p≤0 · 0001).
La BMI era associata positivamente anche con p <0·0001 con il cancro del fegato (1· 19,1 · 12-1 · 27), del colon (1 · 10,1 · 07-1 · 13), dell'ovaio (1 · 09, 1,04-1,14), e complessivamente del seno in postmenopausa (1 · 05, 1 · 03-1 · 07). Questi effetti, però, variavano in rapporto alle caratteristiche sottostanti della BMI o a livello individuale.
Gli Autori rilevavano, inoltre, associazioni inverse con il rischio del cancro alla prostata e al seno in premenopausa, sia nel complesso (prostata · 098, 0· 95-1 · 00; premenopausa cancro al seno · 089, 0· 86-0 · 92) sia nei non fumatori (prostata · 0,96, 0· 93-0 · 99; premenopausa cancro al seno · 089, 0· 85-0 · 94).
Al contrario, per il polmone e per il cancro della cavità orale gli Autori in chi non aveva mai fumato non riscontravano alcuna associazione (polmone 099, 0 · 93-1 · 05; cavità orale 1 · 07, 0 · 91-1 · 26). Associazioni generali inverse erano presenti negli ex-fumatori e negli attuali, probabilmente a causa del confondimento residuo del fumo.
In conformità a tali dati, gli Autori supponevano che si sarebbe potuto attribuire la causalità dell’eccesso di peso al 41% dei cancri dell’utero e a più del 10% di quelli della cistifellea, dei reni, del fegato e del colon.
Secondo una loro stima un 1 kg / m2 di aumento del livello del BMI nella popolazione si sarebbe dovuto tradurre in aggiuntivi 3.790 pazienti annuali britannici con uno dei dieci tumori positivamente associati all’eccesso di peso.
In conclusione, la BMI era associata, con notevoli ripercussioni a livello comunitario, al rischio del cancro. Peraltro, l'eterogeneità negli effetti suggeriva che ai diversi siti e ai sottogruppi dei pazienti erano associati differenti meccanismi.