Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2013 notiziario Novembre 2013 N.10 PASSAPORTO SALUTE CARDIOVASCOLARE: aggiornamento sulla prevenzione cardiovascolare - Eventi cardiovascolari e farmaci effervescenti contenenti sodio

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notiziario Novembre 2013 N.10 PASSAPORTO SALUTE CARDIOVASCOLARE: aggiornamento sulla prevenzione cardiovascolare - Eventi cardiovascolari e farmaci effervescenti contenenti sodio

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Indice
notiziario Novembre 2013 N.10 PASSAPORTO SALUTE CARDIOVASCOLARE: aggiornamento sulla prevenzione cardiovascolare
La recente proposta di valutazione del rischio cardiovascolare
Densità del calcio delle coronarie e rischio cardiovascolare
Le recenti linee guida sullo stile di vita per la prevenzione cardiovascolare
Importanza del sale nella dieta
Consumo del sale nelle regioni europee
Eventi cardiovascolari e farmaci effervescenti contenenti sodio
Le recenti linee guida per il controllo del colesterolo
Le statine per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nelle donne
Tutte le pagine

Eventi cardiovascolari e farmaci effervescenti contenenti sodio

Come già accennato, l'eccesso di sodio nella dieta costituisce un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. Come risposta a ciò, negli Stati Uniti è stato istituito dall'Istituto di Medicina lo NSRI (National Salt Reduction Initiative), rapporto del 2010 con l'obiettivo di ridurre nel Paese del 20% in cinque anni il consumo del minerale negli alimenti. Si è calcolato che con una riduzione dell'apporto di sodio al valore raccomandato di 2,3 g / die, equivalenti a 100 mmol / L o a un cucchiaino da tè, potrebbero prevenire undici milioni di casi d’ipertensione, risparmiare 18 miliardi di dollari di assistenza sanitaria e guadagnare 312.000 QALY (quality adjusted life years) del valore annuale di 32 miliardi di dollari. Nel Regno Unito la Food Standards Agency ha anche lanciato nel 2002 una campagna per ridurre l'assunzione del sale nei ventisei milioni di persone stimate nel Paese di consumare un elevato apporto di sodio nella dieta. Si è considerato che con una riduzione di 3 g / die di sale, corrispondenti a una di 1,2 g / die di sodio, si potrebbero prevenire oltre 30.000 eventi cardiovascolari e far risparmiare almeno 40 m di sterline /anno allo NHS (National Health Service).

L'eccesso di sodio nei soggetti sani compromette la funzione endoteliale, il rilasciamento ventricolare sinistro e la ripolarizzazione cardiaca. Alcuni di questi effetti potrebbero essere indipendenti dalla pressione sanguigna nei pazienti ipertesi. Pur tuttavia, mentre in generale si sono prodotti notevoli sforzi per ridurre l'assunzione di sale nella popolazione, non ci si è preoccupati abbastanza dell’elevato carico del sodio che può essere ingerito attraverso alcune formulazioni di farmaci, come quelli effervescenti e solubili disperdibili. Ad esempio, in confronto con l’assunzione di sodio raccomandata per un adulto di 2,4 g / giorno, pari a 104 mmol / giorno, le formulazioni effervescenti di paracetamolo 500 mg possono contenere 18.6 mmol e 16,9 mmol di sodio in ogni compressa. Pertanto, la dose giornaliera massima di otto compresse / giorno può portare all’ingestione di 148,8 e 135,2 mmol di sodio. Questo quantitativo supera il totale della raccomandata razione giornaliera del sodio, così che in una tipica dieta occidentale l’aggiunta dei farmaci potrebbe causare un elevato apporto del minerale. Curiosamente, poi, a differenza degli alimenti, le case farmaceutiche, per quanto riguarda l’etichettatura del contento del sodio, non sono vincolate a restrizioni o obblighi.

Jacob George della Ninewells Hospital and Medical School, Dundee- UK e collaboratori hanno ipotizzato che le formulazioni del sodio contenute nei farmaci potesse aumentare gli incidenti cardiovascolari (BMJ 2013;347: f6954). Utilizzando l’ATC (Antithrombotic Trialists’ Collaboration), hanno, quindi, confrontato il rischio degli eventi cardiovascolari nei pazienti con prescrizione delle formulazioni contenenti sodio con quello del trattamento con compresse, standard o prescritte in forme capsulari, degli stessi farmaci antitrombotici. L’endpoint composito era un grave evento vascolare, come l’infarto miocardico non-fatale, l’ictus non-fatale, o la morte vascolare.

Tutti i pazienti, nel numero di 1.292.337, avevano un’età di diciotto anni o oltre e una prescrizione tra il gennaio 1987 e il dicembre 2010 di almeno due formulazioni di sodio.

Il tempo di follow- up medio era di 7,23 anni. Un totale di 61.072 pazienti con un incidente cardiovascolare era abbinato con i controlli. Per l'endpoint primario d’incidente non fatale d’infarto miocardico e d’ictus, o morte vascolare l'odds ratio aggiustato per l'esposizione ai farmaci contenenti il sodio era 1.16 con IC 95% di 1,12-1,21. Gli odds ratio aggiustati per gli endpoint secondari erano 1,22 (1,16-1,29) per l'incidente d’ictus non - fatale, 1,28 (1,23-1,33) per la mortalità per tutte le cause, 7,18 (6,74-7,65) per l'ipertensione, 0,98 (0,93-1,04) per lo scompenso di cuore, 0,94 (0,88-1,00) per l’incidente non fatale d’infarto miocardico e 0,70 (0,31-1,59) per la morte vascolare. Il tempo medio dalla data della prima prescrizione, cioè la data di entrata nella coorte, alla prima manifestazione dell'evento era 3,92 anni.

In conclusione, l'esposizione alle formulazioni dei medicinali effervescenti contenenti sodio, sia in dispersione sia solubile, era significativamente associata con la maggiore probabilità degli eventi cardiovascolari avversi, rispetto alle formulazioni standard di quegli stessi farmaci. Pertanto, ne derivava, secondo gli Autori, il suggerimento di prescrivere questi farmaci con cautela, valutando bene il bilancio dei benefici contro i rischi.



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