IPOVITAMINOSI "D" E FATTORI DI RISCHIO CV
David Martins e coll. della Charles R Drew University of Medicine and Science hanno utilizzato i dati NHANES, raccolti tra il 1988 e il 1994 per valutare il legame tra i livelli di vitamina D e i fattori di rischio cardiovascolare (Arch Int Med 2007; 167:1159-1165). La prevalenza corretta per obesità, diabete, elevati livelli serici di trigliceridi e pressione alta sono risultati significativamente più elevati nel quartile più basso della 25-idrossivitamina D serica rispetto a quelli del quartile più alto e le donne, gli anziani e le minoranze etniche hanno dimostrato livelli più bassi di vitamina. Nel complesso, più della metà di quasi tutti i sottogruppi esaminati mostrava livelli insufficienti di 25-idrossivitamina D, anche per gli standard attuali (<30 ng/mL).