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Indice
Notiziario marzo 2010 N°3
Fosforo serico come marker di rischio cardiovascolare
Integrazioni di calcio/vitamina “D” ed eventi cardiovascolari
Ipovitaminosi “D” e fattori di rischio CV
Revisione degli studi più recenti su 25 (OH) D e pressione arteriosa
Carenza di vitamina “D” associata con un aumento della mortalità
Carenza di vitamina “D”: fattore di rischio per il cuore?
Maggiori evidenze sull’aumento di mortalità in carenza di vitamina “D”
Adolescenti con bassa vitamina “D” più predisposti ai fattori di rischio CV
Legame genetico tra la vitamina “D” e scompenso
Lo studio WHI CAD
Ipovitaminosi “D” razza e mortalità cardiovascolare
Statina e livelli di vitamina “D”
La vitamina “D” riduce il lavoro cardiaco?
Supplementazione di calcio/vitamina “D” ed eventi cardiovascolari
È, dunque, certo il legame della vitamina “D” con le malattie cardiovascolari?
Lo studio VITAL
Tutte le pagine

LO STUDIO WHI CAD

Andrea Z. LaCroix e coll. del Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, Washington, hanno condotto lo studio "The Women's Health Initiative Calcium–Vitamin D Randomized Controlled Trial" su 36.282 donne in post-menopausa, dai 51 agli 82 anni, provenienti da 40 centri clinici statunitensi, assegnate a 1.000 mg di carbonato di calcio elementare e 400 UI di vitamina D3 il giorno o placebo per un follow-up medio di 7,0 anni ((J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2009 May;64(5):559-67). Lo HR per la mortalità totale era 0,91 (IC 95% 0,83-1,01), con 744 decessi in donne randomizzate a malattia coronarica vs 807 decessi nel gruppo placebo. Lo HR è stato nella direzione della riduzione del rischio, non significativa per l'ictus e la mortalità per cancro, ma vicino l'unità per la malattia coronarica e per altre cause di morte. Lo HR per la mortalità totale era 0,89 in 29.942 donne di età inferiore ai 70 anni (IC, 95% 0,79-1,01) e 0,95 in 6.340 donne di età compresa tra 70 e oltre (IC, 95% 0,80-1,12; valore di p per l'età d'interazione = ,10 ). Nessuna interazione statisticamente significativa è stata osservata per tutte le caratteristiche di base e gli effetti del trattamento non variavano significativamente da stagione a stagione. Nello studio la supplementazione non ha avuto un effetto statisticamente significativo sulla mortalità, ma i risultati hanno confermato la possibilità che gli integratori usati hanno potuto ridurre i tassi di mortalità nelle donne in post-menopausa. Questi dati, in effetti, non possono allo stato attuale fornire né particolare sostegno, né smentire le raccomandazioni per una maggiore dose di supplementazione di vitamina "D" per ridurre il cancro o la mortalità totale.



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