Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2010 Notiziario marzo 2010 N°3 - Statina e livelli di vitamina “D”

Pubblicità - Annunci Google

E-mail Stampa
Indice
Notiziario marzo 2010 N°3
Fosforo serico come marker di rischio cardiovascolare
Integrazioni di calcio/vitamina “D” ed eventi cardiovascolari
Ipovitaminosi “D” e fattori di rischio CV
Revisione degli studi più recenti su 25 (OH) D e pressione arteriosa
Carenza di vitamina “D” associata con un aumento della mortalità
Carenza di vitamina “D”: fattore di rischio per il cuore?
Maggiori evidenze sull’aumento di mortalità in carenza di vitamina “D”
Adolescenti con bassa vitamina “D” più predisposti ai fattori di rischio CV
Legame genetico tra la vitamina “D” e scompenso
Lo studio WHI CAD
Ipovitaminosi “D” razza e mortalità cardiovascolare
Statina e livelli di vitamina “D”
La vitamina “D” riduce il lavoro cardiaco?
Supplementazione di calcio/vitamina “D” ed eventi cardiovascolari
È, dunque, certo il legame della vitamina “D” con le malattie cardiovascolari?
Lo studio VITAL
Tutte le pagine

STATINA E LIVELLI DI VITAMINA "D"

José Luis Pérez-Castrillón e coll. del Department Internal Medicine, Rio Hortega Universitary Hospital, C/ Dulzaina Spain, con l'obiettivo di valutare la risposta del colesterolo e dei trigliceridi all'atorvastatina in base ai livelli di vitamina "D", hanno studiato 63 pazienti dai 37 ai 79 anni, 40 uomini e 23 femmine tutte in menopausa, con infarto miocardico acuto trattato con dosi basse (10–20 mg) e alte (40–80 mg) di atorvastatina, raggruppati in ordine ai valori inadeguati (<30 nmol / L), insufficienti (30-50 nmol / L) e normali (> 50 nmol/L) di 25-idrossivitamina D (25-OHD) (Int J Endocrinol. 2010; 2010: 320721). Nei pazienti con 25-OHD <30 nmol/L non ci sono state variazioni significative nei livelli di colesterolo totale (173 ± 47 mg/dL verso 164 ± 51 mg/dL), dei trigliceridi (151 ± 49 mg/dl verso 177 ± 94 mg/dL), del colesterolo LDL (111 ± 48 mg/dl verso 92 ± 45 mg/dL), mentre nei pazienti con carenti (30-50 nmol/L) e con normalità (> 50 nmol/L) si è registrata una buona risposta all'atorvastatina. Per il C-HDL si è registrato un aumento in tutti i gruppi.

img09

I dati suggeriscono, pertanto, che, per ottenere livelli lipidici ottimali con l'atorvastatina nei pazienti con infarto miocardico acuto, le concentrazioni di vitamina "D" devono essere > 30 nmol/L e, quindi, il suo dosaggio dovrebbe essere previsto nei casi sospetti.



Chi è online

 23 visitatori online

ULTIMO AGGIORNAMENTO SITO:

Articoli: Martedì 11 Luglio 2023 Homepage: 27/03/2023

Statistiche

Tot. visite contenuti : 2760817
Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2010 Notiziario marzo 2010 N°3 - Statina e livelli di vitamina “D”