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notiziario giugno 2011 n°5 - SOLE E SALUTE - Radiazioni solari, colpo di sole e colpo di calore

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Indice
notiziario giugno 2011 n°5 - SOLE E SALUTE
Le radiazioni solari
Condizioni che incidono sulla variazione delle radiazioni UV
I tipi di pelle sulla base della reattività al sole
Radiazioni solari e prevenzione del rischio
Radiazioni solari, colpo di sole e colpo di calore
Ondate di calore e decessi soprattutto metropolitani
Le categorie dell'indice di Thom
Caldo e malattie cardiovascolari
Caldo e diabete mellito, obesità, asma bronchiale
Caldo e sclerosi multipla, LES, rosacea
Caldo e farmaci
Livelli di rischio delle condizioni meteorologiche e indirizzi utili
Tutte le pagine

Radiazioni solari, colpo di sole e colpo di calore

Altri effetti nocivi del sole, oltre a quelli alla pelle, sono i danni oculari, come la cataratta e la soppressione immunitaria. Sono possibili reazioni di fotosensibilità agli antibiotici o a farmaci ma, in modo più preoccupante, la morte improvvisa cardiaca, soprattutto nelle giornate molto calde. Il colpo di sole e il colpo di calore sono due forme di patologia molto gravi che possono ricorrere con una certa frequenza nei medi estivi, specialmente a carico delle fasce più deboli della popolazione. Il colpo di sole può manifestarsi dopo una prolungata esposizione ai raggi solari per effetto delle radiazioni ultraviolette e infrarosse sul corpo e sulla testa. Si manifesta con un malessere generale improvviso, un forte mal di testa, accompagnato o no da giramenti di testa e vertigini, nausea, pelle secca e molto arrossata e temperatura corporea alta, superiore ai 38°C. Il colpo di calore, che può anche manifestarsi senza sole, tende, invece, a insorgere quando un soggetto soggiorna a lungo in ambiente non ventilato, con temperatura troppo alta ed elevato tasso di umidità, in genere superiore al 60%. L'organismo in tali condizioni, e soprattutto in ambienti chiusi e sovraffollati, non riesce a mettere in atto i meccanismi di adattamento necessari. L'interesse particolare clinico di tali due condizioni è che qualsiasi malattia cronica abbassa la capacità di difesa al calore e alza il rischio di complicazioni gravi, spesso nell'inconsapevolezza del malato. Sta di fatto che nei pronti soccorsi degli ospedali le persone con colpo di calore sono per la maggior parte anziani e con una malattia cardiovascolare o diabete o altra patologia cronica.

Pur tuttavia, queste emergenze e decessi possono essere evitati, valutando tempestivamente il rischio e imparando a proteggersi. Durante il caldo estremo, il nostro organismo tende al migliore obiettivo e mezzo per ridurre la temperatura corporea, per cui il cuore tende a battere più rapidamente per la dispersione di calore, anche senza esercizio fisico, ma complicando le condizioni degli ipertesi e dei malati con aterosclerosi con possibilità di un ictus. Peraltro, il caldo estremo può determinare anche una condizione di disidratazione per mancato compenso delle perdite idriche. In tal caso, le urine diventano di colore più carico, la bocca secca e asciutta, intervengono crampi muscolari, nausea, vomito e palpitazioni cardiache. Se non s'interviene efficacemente e tempestivamente, il flusso cerebrale si riduce sino a condizionare confusione mentale, debolezza, perdita dell'equilibrio e, nel peggiore dei casi, coma, convulsioni, segni d'insufficienza d'organo e anche morte. Bisogna, pertanto, adottare azioni preventive bevendo molta acqua, evitando di camminare e non facendo una rigorosa attività quando il sole è alto. Il colpo di calore si verifica, quindi, quando l'organismo non è più in grado di regolare la sua temperatura corporea, che sale rapidamente senza un efficiente meccanismo di sudorazione. Esso colpisce, soprattutto, i più anziani e chi soffre di una malattia cardiovascolare o diabete o un'altra malattia cronica. Bisogna anche considerare che l'alto tasso di umidità durante la stagione estiva è condizione di maggior pericolo per la salute. Difatti, tale dato tende a rendere il corpo più caldo e ad aumentare la sudorazione, rendendo più difficile il raffreddamento del corpo. Una giornata calda con una temperatura dell'aria di trenta gradi più 60% di umidità è di solito confortevole ma di quarantadue gradi con umidità del 90 per cento potrebbe costituire un pericolo. Per di più le concentrazioni atmosferiche di gas serra, prodotte dall'uomo dopo l'inizio della rivoluzione industriale, hanno notevolmente aumentato i cambiamenti climatici favorevoli alle condizioni prima descritte. Il vento, l'ombra o una breve doccia, con una tazza di acqua, possono in tal caso essere di provvidenziale aiuto. Di poi, nelle città la temperatura in tutto l'anno tende a essere più alta rispetto alle zone rurali, con differenze dagli 0.5°C ai 3°C, in rapporto alle dimensioni del centro abitato. Tale dato di fatto rende gli abitanti delle città più a rischio di mortalità e il fenomeno, denominato  "urban heat island"  trae origine soprattutto dal maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici asfaltate e del cemento degli edifici. In estate, nelle ore più assolate, le strade e i tetti delle case spesso possono, in effetti, raggiungere temperature superiori ai 60-90°C.



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