Sonno, apporto calorico, insulinoresistenza e IMC in adolescenti
Landis AM e collaboratori dell’University of Washington, Seattle, WA, United States, sulle premesse che il diabete mellito 2 e le sue caratteristiche metaboliche intermedie, come insulino-resistenza, sono sempre più diffusi tra gli adolescenti, almeno in parte in rapporto all'aumento del peso corporeo, considerando che l'indice di massa corporea (IMC) è direttamente correlato con l'assunzione calorica e inversamente con il tempo di sonno totale (TST), hanno voluto verificare l’associazione tra lo TST, l'apporto calorico, la resistenza all'insulina e l’IMC in 30 adolescenti altrimenti sani, nel 56,7% femmine, 76,7% di razza bianca, di età media 15,7 + 2,0 anni. L’IMC medio è stato di 24,4 + 5,4 kg/m2 con il 40% di obesi o in sovrappeso, l’apporto calorico medio di 2.310 + 585 kilocalorie e l'indice HOMA-IR 1,96 + 1,1 (> 2 = patologico), lo TST medio notturno 7,7 + 0,92 ore per notte, inferiore rispetto alle 8,5-9,25 raccomandate, la glicemia media a digiuno e l’insulina 94,4 + 6,4 mg/dL e 8.5 + 5.0 U/mL rispettivamente.Tutti i livelli di glucosio a digiuno erano compresi nella norma e la riduzione dello TST, aggiustata per età, sesso, IMC e stato puberale risultava significativamente associata con l’aumento dell’assunzione di carboidrati (r = -. 46, p = .02) e di zuccheri (r = -. 55, p <.01). Lo TST non si è, invece, associato con l’HOMA-IR, le chilocalorie e l’IMC.