La 32^ Giornata Mondiale dell'Alimentazione
In calce a tutte le notizie sino a ora riportate e con valore non del tutto indipendente e distaccato dalla complessità dell’obesità, ma in via collaterale e complementare, è interessante ricordare il drammatico problema della fame nel mondo. A tal proposito, il 16 ottobre 2012 si è celebrata la “Giornata Mondiale dell'Alimentazione”, proprio con l’obiettivo principale di un’informazione consapevole per collaborare alla lotta contro questo male antico dell’umanità.
Gli ultimi dati dimostrano progressi di riduzione del fenomeno. Infatti, dal miliardo circa del 1990 di soggetti denutriti si è passati a stime degli 868 milioni di oggi. Il primo obiettivo di sviluppo del millennio per il 2015 è, peraltro, quello di dimezzare la diffusione della fame sul pianeta. Di certo, i cambiamenti climatici, la scarsità d'acqua, l'impoverimento della qualità del suolo, la perdita della biodiversità, le guerre pongono dei limiti difficili da superare. In ballo ci sono anche le quantità di cibo consumato o sprecato. Occorrono, pertanto, sistemi di sicurezza alimentare globali, cooperazione tra i vari Stati, realizzazione di ambienti favorevoli per la produzione sostenibile, sostegno della produzione su piccola scala.
José Graziano da Silva, direttore generale della Fao, alla sessione d’apertura della CFS (Committee on World Food Security) ha affermato che “Nel rinnovare e rafforzare l’impegno a raggiungere l’Obiettivo del Millennio sulla riduzione della fame, bisogna anche guardare oltre a esso, verso un’eradicazione totale della fame nel mondo, perché quando si parla di fame, l’unico numero accettabile è ‘zero’.
Di certo interesse è il fatto che i governi delle nazioni importatrici si sono trovati in condizioni di grandi difficoltà. Alcuni di questi, come ad esempio la Cina, hanno reagito cominciando a comprare o a prendere in affitto terreni in altri Paesi sui quali produrre cibo per i propri fabbisogni, secondo il fenomeno del ‘Land Grabbing’, rendendo ancora più fragili le economie locali basate sulla piccola agricoltura.
Ma come superare le difficoltà?
Il WWF pone fiducia in un sistema alimentare basato sull’ecoagricoltura, come documentata dai rapporti internazionali sull’argomento.
Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico del WWF Italia, spiega che devono istaurarsi pratiche agricole nel rispetto della biodiversità locale, dei regimi idrici, della rigenerazione del suolo e di tutti quei servizi che gli ecosistemi offrono al benessere umano.