Sproporzione tra i decessi per overdose di metadone e il numero delle prescrizioni
Una rassegna nazionale ha dimostrato un numero sproporzionato di decessi da overdose accidentale di oppiacei, correlato all’uso di metadone.
Difatti, nel 30% di essi era coinvolto il metadone, mentre solo nel 5% un altro oppiaceo. Peraltro, i ricercatori, guidati da Webster Lynn di Salt Lake City, Utah, hanno osservato che i problemi sembravano centrati su quelle prescrizioni per il dolore e non per la disintossicazione da tossicodipendenza (American Academy of Pain Medicine (AAPM) 26th Annual Meeting: Poster 228. Presented February 3-5, 2010). Gli AA hanno anche annotato che idecessi, correlati al consumo di oppiacei, si erano elevati sino al 260% nel 2005 rispetto ai livelli registrati nel 2001. Di conseguenza, la FDA aveva già annunciato nel febbraio 2009 che sarebbero stati richiesti REMS per certi oppioidi per garantire che i loro benefici dovessero superare i rischi.Un gruppo di esperti, chiamato a studiare il problema, concludeva che uno dei motivi principali di danno ai malati era costituito dall’uso inappropriato delle tabelle di conversione utilizzate dai medici per il passaggio da un oppioide a un altro. Sarebbero state, così, raccomandate dosi eccessive di metadone per la maggior parte dei pazienti. Al riguardo c’è, poi, da considerare che altre condizioni, in genere, contribuiscono agli effetti lesivi del metadone, come le improvvise comorbidità mediche e psichiatriche, tra cui l’uso di sostanze e di altri farmaci agenti sul sistema nervoso centrale, come l’alcool, le benzodiazepine o gli antidepressivi.