Sei qui: Notiziario AMEC Anno 2011 notiziario marzo 2011 n°3 - LE EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI - Uso del valproato nella gestante e gravi difetti nel nascituro

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notiziario marzo 2011 n°3 - LE EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI - Uso del valproato nella gestante e gravi difetti nel nascituro

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Indice
notiziario marzo 2011 n°3 - LE EVIDENZE SULLA SICUREZZA DEI FARMACI
lutto nel mondo scientifico
Fatali gli errori con l’uso della morfina solubile orale
Sproporzione tra i decessi per overdose di metadone e il numero delle prescrizioni
Tigeciclina ad alto rischio di eventi avversi e di morte
Complicazioni precoci della terapia con cediranib
Rischio d’ipotensione grave con l’uso di CCB/macrolidi
Steroidi e dopamina fatali nello shock settico?
Attenzione nel trattare i crampi alle gambe con il chinino
Ritiro dal mercato della sibutramina
Thelin (sitaxentan sodium) e grave danno epatico
Lorcaserin respinto dalla FDA per problemi di sicurezza
Il governo francese boccia la pillola dimagrante mediator
Divieto di utilizzo di primene
Corticosteroidi per via inalatoria e rischio di diabete
Attenzione all’'uso della terbutalina nel trattamento del parto pretermine
Uso del valproato nella gestante e gravi difetti nel nascituro
Difetti di nascita con l’uso del topiramato
Nota informativa AIFA sulle fiale di vitamina “C SALF”
Triplice combinazione antipertensiva in USA
Robot per testare la tossicità dei prodotti chimici
Tutte le pagine

Uso del valproato nella gestante e gravi difetti nel nascituro

Katherine L. Wisner e collaboratori del Western Psychiatric Institute and Clinic, Pittsburgh, Pennsylvania hanno studiato l’uso del valproato in 40.526 individui come stabilizzatore non antipsicotico dell'umore rilevandolo il più usato con il 32,3%, seguito dal gabapentin (26,4%), dalla lamotrigina (16,7%), dal topiramato (13.%), dal litio (13,0%), dall’oxcarbazepina (5,1%) e dalla carbamazepina (3,2%). Peraltro, il 23,4% delle prescrizioni di valproato si riferiva a giovani donne, pur essendo meno propense degli uomini e delle donne anziane a utilizzarlo. Tale dato, unito alla nota tossicità riproduttiva del farmaco, conduce a importanti considerazioni e perplessità che devono stimolare un'opportuna prevenzione. Infatti, tale principio attivo, ampiamente usato per trattare il disturbo bipolare, ha dimostrato di aumentare il rischio di sviluppo della sindrome dell'ovaio policistico e dei difetti alla nascita. Peraltro, lo studio NEAD (Neurodevelopmental Effects of Antiepileptic Drugs)hadimostrato che l'esposizione prenatale al farmaco aumenta il rischio di deficit cognitivi a lungo termine nella prole(NeurologyNovember 30, 2010 75:1948-1949). Peraltro, oltre al deterioramento cognitivo, si sono ribaditi tassi di gravi eventi avversi più alti, rispetto ad altri anticonvulsivi, incluse le malformazioni congenite e la morte fetale.Per tali motivi nel 2009 l’US Food and Drug Administration ha emesso un avviso di allerta sulla sicurezza del farmaco nei neonati per il rischio di difetti del tubo neurale, difetti cranio-facciali e malformazioni cardiovascolari.



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