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notiziario settembre 2010 N°9 - Livelli di vit. “D” e malattia CV

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Indice
notiziario settembre 2010 N°9
Vitamina “D” e malattie cardiometaboliche
Calcio vitamina “D” e DM 2 nel NHS
Potenziali meccanismi favorevoli della vit. “D” e calcio nel DM2
Rischio di diabete e livelli di vit. “D”
Livelli di vit. “D” e rischio di malattie cardiometaboliche
Livelli di vit. “D” e malattia CV
Effetti razziali delle integrazioni di vit. “D” nel DM2
Lo studio TIDE
I supplementi di calcio aumentano il rischio d’infarto?
Integratori di vit. “D” e rischio CV
Integratori di calcio e calcium score delle coronarie
Potenziale Ruolo della Vitamina “D” nella prevenzione CV
Ipovitaminosi “D” e scompenso
Ipovitaminosi “D” e PAD
Quali soglie di vitamina “D” per la stratificazione del rischio cardiovascolare?
Integrazione di vitamina “D” in soggetti carenti, associata a un ridotto rischio cardiovascolare
Tutte le pagine

Livelli di vit. “D” e malattia CV

Massimo Cigolini e coll. della Division of Internal Medicine and Diabetes Unit, ‘Sacro Cuore’ Hospital, Negrar, Verona, hanno valutato la relazione tra MCV (infarto miocardico, angina, ictus ischemico, rivascolarizzazione coronarica o endoarteriectomia carotidea) manifesta e concentrazioni seriche di 25-idrossivitamina D, funzione renale basale, secondo la formula MDRD  (Modification of Diet in Renaldisease) come segue:

in 462 diabetici di tipo 2 consecutivi di età media di 62 ± 7 anni, per il 64% uomini, ipertesi per il 76,3%, con media stimata di velocità di filtrazione glomerulare (GFR) di 94 ± 33 ml/min/1.73 m2 (Nephrology Dialysis Transplantation 2008 23(1):269-274).

La funzione renale risultava fortemente e inversamente condizionata dalla MCV (malattia cardiovascolare). In un'analisi multivariata di regressione logistica si dimostrava un'associazione inversa tra i livelli serici di 25-idrossivitamina “D” e MCV prevalente [odds ratio 0,95 (IC 95% 0,92-0,98; P = 0,001)] in tutta la popolazione, indipendentemente dalla funzione renale basale e da altri fattori di rischionoti.

Inoltre, l'associazione tra le concentrazioni seriche di 25-idrossivitamina e MCV [odds ratio 0,97 (IC 95% 0,94-0,99, p = 0,045)] è rimasta statisticamente significativa nei partecipanti al minimo stimato del terzile di GFR dopo l'aggiustamento per i potenziali fattori confondenti. In conclusione, la ridotta concentrazione d’idrossivitamina “D” si è dimostrata indipendentemente associata a MCV prevalente nei diabetici di tipo 2 con disfunzione renale lieve, aprendo il campo a considerazioni interessanti di ordine clinico e terapeutico.



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