Durata dell'insonnia
Generalmente, però, in base alla sua durata, si suole suddividere l'insonnia in tre tipi:
- transitoria, di solito ricorrente, che dura fino a una settimana, spesso definita come disturbo di regolazione del sonno perché causato da un acuto stress situazionale, conflittuale,
- di breve termine, della durata da uno a sei mesi, solitamente associata a più persistente situazione stressante o ambientale,
- cronica, di durata superiore ai sei mesi, associata a una variabilità di disturbi.
Più recenti definizioni hanno, peraltro, semplificato questa classificazione considerando solo due categorie:
- l'acuta con periodi di difficoltà del sonno da una notte a un paio di settimane,
- la cronica con difficoltà di dormire per almeno tre notti alla settimana per un mese o più.
L'insonnia, che può essere sempre collegata, almeno in parte, a condizioni di comorbidità mediche e psichiatriche, di solito è, comunque, il risultato di un'interazione di fattori biologici, fisici, psicologici e ambientali. Da notare che, mentre la forma transitoria può verificarsi in chiunque, la cronica, accreditando la teoria di una sua manifestazione d'ipervigilanza, sembra svilupparsi solo in un sottogruppo di pazienti con fattori predisponenti, come la depressione e l'ansia.
L'igiene del sonno è senz'altro l'elemento critico di grande importanza per tutti i pazienti, compresi quelli che ricevono farmaci ipnotici. Condizioni fondamentali sono, difatti, gli sforzi compiuti per ridurre i livelli di eccitazione/attivazione durante le ore prima di coricarsi, la particolare attenzione per l'ambiente e il controllo dell'uso di farmaci, di alcol, di caffeina e di attività fisiche nelle ore prima di coricarsi.