Postmenopausa, ormoni e qualità del sonno
Gregory J Tranah e collaboratori del CPMC Research Institute, San Francisco, CA, USA, considerando che i disturbi del sonno e l’insonnia sono comunemente riferiti dalle donne in postmenopausa, in assenza di ampio studio per una definizione sulla loro relazione con la terapia ormonale (HT), utilizzando i dati del SOF, multicenter Study of Osteoporotic Fractures, hanno testato il rapporto tra HT e il ritmo sonno-veglia, stimato dall’actigrafia in 3.123 donne di età compresa tra gli 84 ± 4 anni con range 77-99(BMC Womens Health. 2010; 10: 15).
Erano disponibili 424 misure actigrafiche attuali, 1.289 antecedenti e 1.410 per quante non in cura con HT. Le donne, in trattamento HT attuale, presentavano un WASO (Wake After Sleep Onset) più breve (76 vs 82 minuti, P = 0,03) e minori episodi di lungo risveglio (≥ 5 minuti) (6,5 vs 7,1, P = 0,004), rispetto a chi non lo era.Le donne, in cura HT in passato, presentavano il tempo totale di sonno più lungo di quelle mai in trattamento (413 vs 403 minuti, p = 0,002). Queste ultime avevano, anche, probabilità elevate di SE (sleep efficiency)<70% (OR 1,37, IC 95%, 0.98-1 0,92) e significativamente più alta probabilità di WASO ≥ 90 minuti (OR 1,37, IC 95%, 1.02-1 .83) e ≥ 8 episodi lungo risveglio (OR 1,58, IC 95%, 1.18-2 .12), rispetto a quelle con uso corrente di HT.