Sei qui: Principi, autori e norme editoriali

Pubblicità - Annunci Google

notiziario 03/2016 N.3 | ESERCIZIO E DIETA MEDITERRANEA PER IL BENESSERE PSICOFISICO

E-mail Stampa

NOTE INTRODUTTIVE

  • La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l'assenza di malattia o d’infermità (OMS).
  • Salute e benessere sono condizioni in continua evoluzione e la maggior parte delle persone si sposta dalla malattia al benessere attraverso un continuum secondo diversi fattori dipendenti in gran parte dalle scelte individuali.
  • Ogni decisione porta verso una direzione che può essere positiva o negativa.
  • La salute può essere misurata secondo una scala progressiva.
  • Il continuum aiuta a distinguere tra il modello medico della salute e il concetto stesso di benessere. Comprende la prevenzione, i comportamenti, la malattia o le malattie e un punto neutro.

                  I principali fattori che influenzano la salute sono:

  • L'ereditarietà che in genere si esprime nei tratti fisici, come il colore degli occhi o dei capelli, oppure l'altezza. Pur tuttavia, l'ereditarietà influenza anche il proprio livello generale di salute e può influenzare anche la personalità, le capacità intellettuali di base e le proprie attitudini e genialità.
  • L’ambiente che comprende la famiglia, il quartiere in cui si vive, la scuola, il lavoro e tutte le proprie esperienze.
  • Il comportamento che non riguarda solo la salute fisica ma anche quella mentale/emotiva e sociale. Imparare a risolvere i conflitti pacificamente può avere un'influenza positiva nei rapporti con gli altri.
  • I comportamenti a rischio sono azioni che potenzialmente minacciano la salute non solo propria ma anche degli altri
  • Sono sei i comportamenti a rischio che causano la maggior parte delle morti e disabilità tra i giovani: il fumo, l’alimentazione non salutare, l’attività fisica inadeguata, l’abuso d’alcol e di altre droghe, l’attività sessuale pericolosa, la vita a rischio di lesioni, anche involontarie, e la violenza.
  • I media e la tecnologia che comprendono la radio, la televisione, il cinema, i giornali, le riviste, i libri e internet.
  • Anche se il loro scopo principale è di fornire informazioni e intrattenimento, giocano un ruolo importante nella formazione dell'opinione pubblica.
  • I progressi nei controlli medici e di trattamento delle malattie hanno permesso a un gran numero di persone di vivere una vita più lunga e sana.
  • I progressi nella tecnologia possono presentare, però, un rovescio di medaglia. In effetti, la tecnologia ha sostituito molte delle attività fisiche che un tempo facevano parte della vita quotidiana.
  • L’attitudine, dal latino aptitudo, derivato da aptus come idoneo, indica la disposizione o capacità naturale a qualche attività.
  • Determina il modo di visualizzare le situazioni, l’atteggiamento che influisce notevolmente sulle scelte.
  • Permette di visualizzare le situazioni difficili in modo positivo e di pensare in termini realistici.
  • I valori che corrispondono alla forza della mente o dello spirito con il quale si affrontano i problemi e i pericoli della vita con fermezza e coraggio personale.

Le dimensioni del benessere sono la:

    fisica, per un corpo sano per dieta salutare, esercizio regolare, evitando abitudini dannose, comunicando con i responsabili della salute in cerca delle cure opportune e aiutando a prevenire le malattie;

    sociale per capacità di eseguire efficacemente i ruoli sociali, senza danneggiare gli altri;

    intellettuale per una mente aperta alle idee e ai concetti nuovi;

    emotiva  per comprensione delle emozioni per far fronte ai problemi della     vita di tutti i giorni;

    spirituale per uno stato di armonia con se stessi e gli altri;

    ambientale per un valore igienico e naturale dei luoghi in cui si vive;

    occupazionale per capacità di godere di ciò che si sta facendo per guadagnarsi da vivere o di contribuire alla società.

         La salute fisica s’inserisce nel modello medico di salute che si basa quasi esclusivamente sulle spiegazioni biologiche della malattia e sulla loro interpretazione in termini di malfunzionamento.

Corrisponde all’assenza delle cinque D: death, disease, discomfort, disability, dissatisfaction.

         Nel modello medico di salute s’inseriscono le statistiche vitali che misurano lo stato di salute di una popolazione:

  •    la prevalenza che descrive la presenza percentuale di una malattia in una popolazione;
  •    l'incidenza che indica l'occorrenza di malattie particolari, la frequenza con cui si verificano, il numero di persone che le contraggono in un determinato periodo di tempo;
  •    la morbilità che riporta il numero di persone che soffrono di una malattia in una data popolazione;
  •    la mortalità che corrisponde al numero di morti in una data popolazione per una data malattia.

         L’organismo mantiene costanti i parametri vitali di ogni tipo con il peculiare meccanismo dell’omeostasi, o equilibrio dinamico. Con l'omeostasi si regolano entro certi limiti i processi fisiologici per produrre uno stato relativamente costante secondo un feed back (controreazione) positivo o negativo. I meccanismi omeostatici sono responsabili, ad esempio, della normalità della pressione sanguigna, della temperatura corporea, della frequenza cardiaca e dei livelli di glucosio nel sangue.

         La salute mentale / emozionale si riferisce ai sentimenti e pensieri, ad esempio: quali sensazioni si provano su se stessi? Come ci si sente nel soddisfare le esigenze della vita quotidiana?  Come si fa a fronteggiare i problemi della vita? Quali sono le cose che mentalmente ed emotivamente si fanno ogni giorno da persona in buona salute?

         La salute spirituale comporta avere un senso di scopo e dei valori nella vita.

         La salute ambientale e il suo modello si basano sull'analisi degli ecosistemi e rischi ambientali per la salute, come lo stato socio-economico, il livello d’istruzione e gli altri vari fattori ambientali.

La salute è definita in termini di qualità di adattamento ai cambiamenti delle condizioni ambientali. Si concentra sulle condizioni esterne all'individuo che la influenzano come: la qualità dell'aria e dell'acqua, le condizioni di vita, l'esposizione a sostanze nocive, lo stato socioeconomico, le relazioni sociali e la disponibilità del sistema di assistenza sanitaria.

 

         La salute sociale consiste in pratica nell’andare d'accordo con gli altri. Il mantenimento di relazioni sane e la cura per la salute sociale implicano: ricercare e sostenere gli altri quando necessario, comunicare in modo chiaro e ascoltare gli altri, mostrare rispetto e cura per se stessi e per gli altri.

Il Network Sociale è costituito dalla: famiglia, scuola, amicizie, altre comunità.

         Il modello olistico di salute corrisponde al benessere positivo, o al benessere come processo dinamico e continuo. Abbraccia gli aspetti: fisiologici, mentali, emotivi, sociali, spirituali e ambientali delle persone e delle comunità. Sottolinea che ogni persona ha la capacità e la responsabilità di ottimizzare il proprio senso di benessere, la pratica di auto-guarigione, la creazione di sentimenti e le condizioni che aiutano a prevenire le malattie e a promuovere e a mantenere la salute.

         I tre elementi del triangolo della salute (fisico, mentale / emozionale e sociale) sono interconnessi come i lati di un triangolo. Ogni lato è altrettanto importante per la salute. Quando si lavora per mantenere la salute fisica, mentale / emozionale e sociale in equilibrio si hanno maggiori probabilità di funzionare al massimo livello. Quando un lato riceve molta o troppo poca attenzione, tutto il triangolo può diventare sbilenco e squilibrato. La salute è la combinazione del benessere fisico, mentale / emozionale e sociale. Il benessere è una scelta di stile di vita caratterizzata da un equilibrio tra le tre componenti della salute: corpo, mente e spirito. Esso deriva dal prendere decisioni e pratica di comportamenti che si basano sulla conoscenza della buona salute e degli atteggiamenti salutari.

         Assumersi la responsabilità per la propria salute è condizione necessaria per il raggiungimento del benessere olistico. Correggere le errate abitudini personali o i comportamenti legati al modo in cui si vive, ossia i fattori legati allo stile di vita, è decisivo per migliorare il livello di salute. Bisogna accettare i consigli di base su come correggere i fattori errati dello stile di vita e ottenere, così, le quote ottimali di salute.

 Oggi, le così dette "malattie dello stile di vita", cioè le malattie croniche causate dai comportamenti errati di stile di vita, sono le principali cause di perdita del benessere e della salute e causa della morte prematura. Assumersi la responsabilità per i propri comportamenti significa cambiare gli stili di vita negativi a quelli positivi. In questo modo si è in grado di evitare la malattia e di raggiungere il benessere, o la salute ottimale.

         I fattori inclusi nel cambiamento dello stile di vita sono: la suscettibilità percepita, la serietà percepita, i benefici percepiti sull’azione intrapresa, le barriere all'azione da prendere, gli spunti per l'azione.

Un esempio lo produce la miopia derivata da un cattivo stile di vita. Durante i primi anni di vita gli occhi del bambino si adattano alle informazioni visive che ricevono dall'ambiente. Guardare la TV e gli schermi di computer da vicino o leggere libri, riviste e quotidiani per molte ore il giorno concorrono a causare la miopia.

Sulla scorta di quanto riportato è importante riconoscere i modi e le azioni per promuovere la salute. Il processo di cambiamento dei comportamenti si può ottenere solo applicando quattro importanti passi: la consapevolezza (riconoscendo il problema), la conoscenza (basata sulle informazioni affidabili), il processo decisionale, l'abilità di concretizzazione. Solo comprendendo i rischi connessi con certi comportamenti è possibile prendere decisioni sicure e responsabili. In questo modo è possibile proteggere e promuovere attivamente la salute. Comportamenti a rischio, che possono però essere controllati, sono le azioni che possono potenzialmente minacciare la salute anche degli altri. Possono essere a lungo e a breve termine ed essere cumulativi e aumentare di vigore con ogni rischio aggiunto.

L’obiettivo principale sanitario dell’individuo e della comunità è certamente quello di promuovere la salute e il benessere. Considerando che la salute è più che la semplice assenza di malattia, in primo luogo bisogna promuovere la prevenzione. Praticare un’attenta prevenzione significa ad esempio: effettuare regolari check up medici e dentistici, indossare la cintura di sicurezza, mangiare sano, rimanere attivi, scegliere deliberatamente di evitare comportamenti a rischio, come l'attività sessuale pericolosa, l'uso di tabacco, di alcol e di altre droghe, valutare le possibili conseguenze delle proprie scelte.

È importante, quindi, conoscere le modalità ottimali per le proprie scelte e decisioni. A tal proposito è bene riflettere sul problema, rivedere le opzioni, considerare le conseguenze, valutare e prediligere la formula migliore, pensarci anche dopo per le opportune correzioni.

In quest’ambito, soprattutto negli ultimi decenni, si è imposta sempre più l’importanza dell’attività fisica e della dieta. Gli studiosi hanno soffermato la loro attenzione su questi argomenti che costituiscono oggi giorno un capitolo di primo piano per il mantenimento della salute. L’attività fisica è ora considerata un vero e proprio trattamento terapeutico, sia nell’uomo normale e sia in quello malato.    L’attività fisica può essere di bassa, moderata e vigorosa intensità sulla base della quantità di energia spesa al minuto come unità di equivalente metabolico (MET). Le diverse entità possono considerarsi anche empiricamente in base alle capacità di respiro, di linguaggio e di attività cardiaca durante l’esercizio. La moderata equivale a 3,0 - 5,9 MET, la vigorosa a 6.0 o più MET.

Essa è caratterizzata da qualsiasi movimento con dispendio energetico durante l’occupazione, il trasporto, il tempo libero, l’attività della vita quotidiana (vale a dire, i lavori domestici, ecc).

         L’esercizio è l'attività fisica con i grandi gruppi muscolari che è programmata, strutturata, ripetitiva e teleologica.

L’attività fisica di lieve intensità corrisponde al camminare lentamente, al giardinaggio e potatura, allo spolverare, agli esercizi condizionati, allo stretching leggero o al preriscaldamento.

L’attività fisica di moderata intensità corrisponde al camminare di buon passo, al falciare il prato, allo sport per il tempo libero, al lavare i pavimenti o i vetri, al sollevare pesi, macchinari.

L’attività fisica di vigorosa intensità corrisponde allo Jogging o corsa, al falciare il prato, al tagliare l’erba, agli sport competitivi, allo spostare o allo spingere mobili, all’allenamento di circuito.

         Bisogna sapere che, se non si riesce a inserire lo sport fra i propri impegni, non tutte le pratiche devono essere svolte con la stessa frequenza settimanale e che piccole regole permettono tra l’altro di: bruciare calorie e, dunque, raggiungere, anche solo gradualmente, il peso forma, ridurre e alleviare le tensioni accumulate, tendendo a un benessere anche psicologico, aumentare la consapevolezza della propria salute, conquistando anche una maggiore autostima e autocontrollo.

         La regolare attività fisica ha effetti benefici sulla maggior parte (se non tutti) dei sistemi e organi e aiuta a prevenire una vasta gamma di problemi di salute e di malattie.

Può essere aerobica: attività fisica d’intensità da lieve a vigorosa che richiede più ossigeno del comportamento sedentario e, quindi, che promuove il fitness cardiovascolare e gli altri benefici per la salute. Esempi sono, saltare la corda, praticare la mountain bike, il nuoto, la corsa, il calcio, il basket o la pallavolo.

Può essere, invece, anaerobica: attività fisica intensa, di breve durata, che richiede una ripartizione delle fonti di energia in assenza di ossigeno sufficiente. Le fonti di energia sono reintegrate dal recupero. Richiede in tal caso prestazioni massime durante un breve periodo, come nello sprint durante la corsa, il nuoto, o in bicicletta.

         Un'attività fisica regolare migliora la salute perché riduce il rischio di: morire prematuramente per disturbi cardiaci e ictus, diabete, alta pressione sanguigna, cancro al seno e al colon, pressione sanguigna nelle persone che già hanno la pressione alta, sintomi di depressione e ansia.

Aiuta, invece, a: mantenere un peso salutare, costruire e mantenere la salute delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni, essere più forti e più in grado di muoversi senza cadere, soprattutto se anziani, alleviare il dolore dell’artrite, raggiungere il benessere psicologico.

         I benefici medici dell’attività fisica sono:

  •  combatte la malattia coronarica per gli  effetti positivi sui lipidi, sul volume e sull'emoglobina del sangue,
  •  riduce da 1,5 a 2,4 il rischio relativo di sviluppare la malattia coronarica,
  •  influenza positivamente il metabolismo dei lipidi,
  •  aumenta l’HDL-C nel training di resistenza,
  •  migliora i tassi di sopravvivenza in corso di riabilitazione dopo infarto miocardico, può prevenire o ritardare lo sviluppo dell’ipertensione e riduce la pressione nell’iperteso,
  •  non abbassa la pressione sanguigna quando già normale,
  •  mantiene la forza muscolare, la buona condizione delle articolazioni e delle ossa,
  •  è essenziale per il normale sviluppo scheletrico durante l'infanzia e l'adolescenza e per raggiungere e mantenere il picco di massa ossea nei giovani adulti,
  •  può proteggere contro il rapido declino della massa ossea in post-menopausa, sembra proteggere contro le cadute e le fratture degli anziani, probabilmente per aumento della forza muscolare e dell'equilibrio,
  •  può anche essere utile per molte persone con artrite,
  •  migliora la funzione cognitiva,
  •  promuove cambiamenti nella struttura e nella funzione del cervello nei neonati e nei bambini,
  •  fornisce una stimolazione sensoriale essenziale per la crescita ottimale e lo sviluppo del sistema nervoso del giovane,
  •  promuove una precoce funzione cognitiva attraverso l'imitazione, il gioco simbolico, lo sviluppo del linguaggio e l'uso di simboli,
  •  assiste nello sviluppo e nell’affinamento delle capacità percettive che coinvolgono sensazioni dello sguardo, dell'equilibrio e tattili,
  •  aiuta nello sviluppo della conoscenza attraverso l'opportunità di sviluppare strategie di apprendimento, il processo decisionale, l'acquisizione, il recupero e l'integrazione delle informazioni e la risoluzione dei problemi,
  •  migliora l'autodisciplina,
  •  aiuta nella buona condotta e nell’alto rendimento scolastico,
  •  aumenta negli adolescenti l’autostima e riduce l'ansia e lo stress,
  •  allontana dal fumo e dalle droghe,
  •  riduce la morbilità e la mortalità da disturbi di salute mentale (depressione, ansia, declino cognitivo).

         Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la pratica di un’attività sportiva o motoria ha sicuri effetti benefici sullo stato di salute. Per ottenerli bisogna praticare:

  •  almeno trenta minuti al giorno di attività fisica aerobica moderata, corrispondente a circa 10.000 passi,
  • o una combinazione equivalente di moderata e vigorosa attività,
  •  per aggiuntivi e più ampi benefici per la salute ... aumentare l'attività fisica aerobica di moderata intensità a 300 minuti (cinque ore) la settimana, o a 150 quella di forte intensità,
  •  ulteriori benefici per la salute si guadagnano impegnandosi in attività fisica al di là queste entità.

 

         Tammy C. Hoffmann della Bond University, Robina, Australia e collaboratori hanno raccolto evidenze d’intervento di esercizio dal 2000 al 2015 per l'artrosi dell'anca e del ginocchio, il mal di schiena cronico non specifico, la prevenzione delle cadute, l’insufficienza cardiaca, la malattia coronarica e polmonare ostruttiva cronica, la sindrome da stanchezza cronica e il diabete di tipo 2 (CMAJ 2016. DOI:10.1503).

I punti messi a fuoco nel loro lavoro sono stati:

  • L'esercizio fisico, purtroppo sotto prescritto, è utile per molte malattie croniche e può offrire vantaggi paragonabili agli interventi farmacologici.
  • Proprio come i farmaci e la chirurgia, l'esercizio fisico non è una singola entità e deve essere adattato a ogni condizione. Deve essere opportunamente implementato per raggiungere i risultati coerenti con quelli degli studi.
  • Nella prescrizione dell’esercizio per malattie croniche i medici devono avere cognizione sufficiente dei dettagli nei meriti.

Gli Autori precisavano anche che i medici nella prescrizione dell’esercizio per i loro pazienti avrebbero dovuto essere consapevoli di:

  • eseguire una visita preliminare ai malati,
  • garantire una supervisione iniziale nella maggior parte delle condizioni,
  • offrire l'istruzione nei riguardi del programma di esercizio e dei vantaggi possibili,
  • cercare di comprendere le paure e le credenze dei pazienti riguardo all’influenza dell’esercizio sulle loro condizioni, e integrare le strategie per sostenere l'aderenza ai programmi.

       In conclusione, gli Autori dimostravano che l'esercizio fisico poteva essere una componente efficace di trattamento per molte condizioni croniche.

       Dal loro canto Michael J Blaha del Johns Hopkins Ciccarone Center for the Prevention of Heart Disease Baltimore – USA e collaboratori hanno studiato l'impatto delle differenze nella capacità di esercizio associato con l'età sui risultati a lungo termine ricavando che il fitness associato all’età biologica rappresenta uno strumento per incoraggiare i cambiamenti dello stile di vita positivi (Heart. 2016;102 (6):431-437).

In effetti, gli Autori concludevano che la maggiore capacità di esercizio rimaneva un potente predittore di sopravvivenza nonostante la minore espressione media nell’età più avanzata. Rafforzavano, così, la sua importanza nei pazienti di tutte le età.

         Per altro conto, considerando che l’esercizio è fatto per la costruzione di una forma fisica, il fitness cardiovascolare è la capacità di esercitare tutto il corpo per lunghi periodi senza fermarsi.  Si richiede per questo un’ottimale e forte funzione del cuore, dei polmoni e del sangue.

Il fitness muscolare corrisponde a quanta forza riescono a produrre i muscoli e a quanta resistenza si raggiunge utilizzando i muscoli più volte senza stancarsi.

         Il resistance training (allenamento di resistenza) è l’esercizio svolto con spostamento del corpo contro una resistenza opponente e può essere: isometrico per forza esercitata da un muscolo contro qualcosa che è immobile, traducentesi in nessun visibile movimento, isotonico per un muscolo che si allunga e si accorcia contro una resistenza con forza costante, isocinetico per un’azione in cui il muscolo si accorcia concentricamente o si allunga eccentricamente a velocità costante. Nella contrazione isocinetica la forza è massimale durante tutto il movimento e consente la misura della forza a una determinata velocità di contrazione.

         Elasticità è la capacità di attivare le articolazioni attraverso una vasta gamma di movimento. Le condizioni ipocinetiche rappresentano problemi di salute causati in parte dalla mancanza di attività (cardiopatie, ipertensione, diabete, osteoporosi, obesità).

I suggerimenti per essere più attivi nei 1440 minuti del giorno sono di pianificarne trenta per l’attività fisica, come:

  • Andare a lavoro, a scuola, al negozio o al luogo di culto a piedi o in bicicletta e fare, comunque, jogging, pattinaggio, danzare e similari.
  • Parcheggiare l'auto più lontano, o salire o scendere dal bus diversi isolati di distanza dalla destinazione. Prendere le scale anziché l'ascensore o la scala mobile.
  • Giocare con i bambini o gli animali domestici. Fare esercizio mentre si guarda la TV (per esempio, utilizzare i pesi a mano, bicicletta fissa / tapis roulant / stepper, o molle).
  • Eseguire attività di giardinaggio o di riparazione casalinga.
  • Evitare i dispositivi di salva-lavoro per il tosaerba o l’aspirapolvere.
  • Usare la forza delle gambe per piccole escursioni e tenere il corpo in movimento.
  • Usare scarpe comode per camminare o correre in auto e in ufficio.
  • Essere pronti per l'attività ovunque si vada.
  • Indossare abbigliamento adeguato, confortevole e traspirante.
  • Evitare tacchi alti o camminare a piedi nudi.
  • Osservare sempre un preriscaldamento dai tre ai cinque minuti. Esercitarsi con intensità in graduale aumento ed eseguire movimenti graduali da piccoli a grandi.
  • Osservare sempre un raffreddamento dai tre ai cinque minuti (non smettere mai improvvisamente) e uno stretch dai quindici ai venti secondi.

Suggerimenti aggiuntivi possono essere:

  • Indossare abbigliamento adeguato, confortevole e traspirante.
  • Evitare tacchi alti o camminare a piedi nudi.
  • Osservare sempre un preriscaldamento dai tre ai cinque minuti. Esercitarsi con intensità in graduale aumento ed eseguire movimenti graduali da piccoli a grandi.
  • Osservare sempre un raffreddamento dai tre ai cinque minuti (non smettere mai improvvisamente) e uno stretch dai quindici ai venti secondi.

Per chi è rimasto inattivo per un po‘ si può consigliare di:

  • Utilizzare un approccio ragionevole con un lento avvio, iniziando con attività di moderata intensità e che più piace.
  • Ricostruire a poco a poco il tempo speso facendo l'attività con l'aggiunta di un paio di minuti ogni pochi giorni, o giù di lì, fino a quando si può comodamente eseguire una quantità minima raccomandata di attività (trenta minuti il giorno).
  • Aumentare gradualmente la durata esercitando un'attività o aumentarne l'intensità, o entrambi poiché la quantità minima diventa più facile.
  • Variare le attività per interesse ampliando la gamma dei benefici,  esplorando nuove attività fisiche.
  • Premiare e riconoscere i propri sforzi.

         L’obesità è il risultato spesso clamoroso dell’inattività fisica cui si aggiunge la dieta spropositata. È una malattia ormai considerata come una pandemia con progressiva crescita soprattutto nei paesi occidentali.

         A tale riguardo ha destato maggiore attenzione e preoccupazione lo studio del gruppo NCD Risk Factor Collaboration sulle tendenze dell’indice di massa corporea adulta in 200 paesi del mondo dal 1975 al 2014 secondo un'analisi aggregata su 19,2 milioni di partecipanti (Lancet 2016; 387: 1377–96).

L’obesità globale, secondo la misura dell’indice di massa corporea, è stata in crescita dai 105 milioni di persone del 1975 ai 641.000.000 del 2014.

Quella riguardante gli uomini è salita dal 3,2 al 10,8%, mentre il tasso femminile è più che raddoppiato passando dal 6,4 al 14,9%. Durante lo stesso periodo di quaranta anni, la percentuale negli uomini in sottopeso è scesa a livello globale dal 13,8 all’8,8% e nelle donne dal 14,6 al 9,7%. Con le tendenze attuali, entro il 2025, il 18% degli uomini e il 21% delle donne di tutto il mondo dovrebbero essere obese e di questi oltre il 6% e il 9% rispettivamente con forma grave (35 kg / m² o oltre).

Lo studio ha rilevato anche che quasi il 20% degli adulti obesi di tutto il mondo (118 milioni) viveva in sei paesi (Australia dell’alto reddito, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti). Peraltro, più di un quarto (27,1% o cinquanta milioni) di persone gravemente obese nel mondo vivevano sempre in questi paesi. Più di uno su quattro uomini gravemente obesi (27,8%) e il 18,3% delle donne vivevano negli Stati Uniti.

         L’obesità tradizionalmente si differenzia in androide, o a mela con adiposità eccessiva concentrata particolarmente nella regione addominale, cervico-nucale, dorsale e toracica, caratteristica del sesso maschile. L’obesità ginoide, o a pera tipica del sesso femminile, è concentrata, invece, soprattutto nella metà inferiore dell’addome e nelle zone dei glutei e femorali.

A determinare l’obesità intervengono, comunque, altri fattori come la sedentarietà e la dieta incontrollata ipercalorica.

         Barry VW del Middle Tennessee State University e collaboratori hanno quantificato in una metanalisi l'associazione congiunta di fitness cardiorespiratorio (CRF) con lo stato di peso sulla mortalità (Prog Cardiovasc Dis. 2014 Jan-Feb; 56 (4): 382-90).

Rispetto agli individui di peso normale e in forma, quelli non idonei avevano il doppio del rischio di mortalità indipendentemente dall’indice di massa corporea. Il sovrappeso e l’obesità degli individui in allenamento producevano rischi simili come il peso normale di mortalità. In conclusione, secondo questa metanalisi, anche se l'obesità si associa chiaramente con effetti fisiologici negativi e a un più alto rischio di morte precoce, vi sono alcune evidenze che la capacità aerobica può mitigare alcuni di questi effetti tra gli individui obesi.

         A tale proposito, Il medico statunitense Ancel Keys (1904-2004), sbarcato a Salerno nel 1945, intuì e riportò in un suo libro che l’alimentazione mediterranea delle comunità agricole dell’Italia meridionale costituiva un fattore di prevenzione delle patologie cardiovascolari rispetto ai ceti più ricchi degli USA (“How to eat well and stay well: the Mediterran way”). La “triade alimentare” mediterranea era costituita fondamentalmente da: cereali, olio d’oliva e vino.

         Il 7.11.2010 a Nairobi la dieta mediterranea è stata riconosciuta dal comitato intergovernativo dell’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità, come “modello di alimentazione sano, ideale per il raggiungimento di un buono stato di salute perché correttamente bilanciata come apporto dei singoli principi nutrizionali (glucidi, proteine, grassi, vitamine) e con un giusto equilibrio fra i gruppi di elementi . “Le donne svolgono un ruolo indispensabile nella trasmissione delle competenze, così come della conoscenza di riti, gesti tradizionali e celebrazioni, e nella salvaguardia delle tecniche.

Essa è costituita fondamentalmente da: cereali e suoi derivati, legumi (fagioli, ceci, lenticchie), pesce in generale, soprattutto quello azzurro (sardine, sgombri), carni bianche (pollo, coniglio, tacchino), verdure (zuppe di verdure miste, minestroni, piselli, carote, zucchine a cubetti), evitando le lunghe cotture, frutta fresca di stagione e secca (noci, mandorle, nocciole).

         La pasta, componente essenziale della dieta mediterranea, non è solo una fonte di carboidrati e calorie.

Notizie storiche riportano che 7000 anni fa l'uomo, abbandonata la vita nomade, iniziò a coltivare la terra imparando a produrre il grano e a trasformarlo in cibo. Il grano duro (triticum durum) era coltivato sugli altipiani interni della Sicilia fin dall’antichità. È accertato che le origini risalgono al neolitico e Cicerone e Orazio 100 anni prima di Cristo riportavano di essere ghiotti di “lugana” (strisce di pasta sottile fatte di farina e acqua da cui derivano le nostre lasagne). La tradizione ha anche attribuito a Marco Polo, di ritorno dalla Cina, l'introduzione della pasta in Italia, ma ne “Il sollazzo di chi si diletta a girare il mondo” del 1154 il geografo arabo Al Idrisi, chiamato a corte dal re Ruggero II di Sicilia, che attrasse a sé i migliori uomini del tempo di ogni etnia, descriveva l’Yttriyya (arabo corrispondente all’Itria dei latini), prodotto rustico e nutriente nato dalla sfoglia tagliata a strisce e, quindi, tirata in fili sottili. La zona d’origine individuata da Al Idrisi si trovava nella zona di Termini Imerese, vicinissima a Trabia, presso Palermo.

Il piroscafo Sicilia, di 828 t di portata lorda degli armatori siciliani Fratelli De Pace, il 4 luglio 1854 trasportò in USA anche i “maccheroni”.

La pasta ha un’ottima qualità nutrizionale. Essa è ricca in amido, contiene il 10% di proteine di basso valore biologico, ha quota lipidica irrilevante, elevato contenuto di potassio e fosforo, contiene vitamina PP e calcio, è povera di sodio, B1 e B2. La QB (quantità benessere) è di 80 g per la secca e di 120 g per quella fresca all’uovo. È consigliabile una QB al giorno fino a un massimo di otto a settimana, tra pasta e riso. La pasta ottenuta da semola di grano duro e farina di orzo è ricca di  betaglucani, polisaccaridi lineari costituiti da molecole di glucosio unite da legami glicosidici, maggiori componenti della frazione solubile della fibra alimentare. Esercitano per questo nel nostro organismo una serie di effetti benefici, soprattutto come cardioprotezione.

         Le fibre sono parti di alimenti vegetali non assimilabili per mancanza dell’enzima cellulasi. Esse aumentano il senso di sazietà, rendono più veloce l’avanzamento del materiale intestinale, hanno una notevole capacità di trattenere l’acqua, aumentano il peso delle feci e velocizzano la loro evacuazione, ostacolano l’assorbimento dei lipidi e rallentano quello del glucosio, sono solubili o insolubili in acqua, non sono fonte di energia.

         A proposito di quanto riportato, Holme I dell’Oslo University Hospital – Norway e collaboratori hanno condotto l’Oslo cardiovascular study avviato nel 1972/1973, randomizzato per cinque anni in uomini di mezza età in buona salute ad alto rischio di malattia coronarica, contro controllo (nessun intervento), per confrontare gli effetti delle raccomandazioni dietetiche e anti fumo sulla malattia coronarica (J Intern Med. 2016 Feb 29).

Le conclusioni portavano a considerare che ricevere consigli di uno stile di vita sano per un lungo periodo riducevano il rischio di mortalità coronarica nei successivi quaranta anni. Il dato suggeriva, quindi, di fornire sistematicamente un’efficace consulenza per uno stile di vita sano per cinque anni per ottenere benefici in tutta la vita.

Chi è online

 16 visitatori online

ULTIMO AGGIORNAMENTO SITO:

Articoli: Martedì 11 Luglio 2023 Homepage: 27/03/2023

Statistiche

Tot. visite contenuti : 2760450
Sei qui: Principi, autori e norme editoriali