Ambiente, relazione genitoriale e depressione infantile/adolescenziale
Per altro versante, secondo i parametri di pratica professionale per i disturbi depressivi dell’AACAP (American Academy of Child and Adolescent Psychiatry), la storia di un episodio depressivo precedente, di sintomi subsindromici di depressione, di distimia, di disturbi d'ansia aumenta il rischio di depressione per il futuro.
Peraltro, il modello di relazione genitore-figlio concettualizza la depressione come causa di una scarsa interazione. Gli adulti depressi riportano spesso il basso coinvolgimento paterno e l’alta protezione materna durante la prima infanzia. Relazioni conflittuali genitoriali, con i fratelli e coetanei sono comuni nei bambini e negli adolescenti con disturbo affettivo. Un bambino affettivamente malato ha spesso anche uno dei genitori affettivamente malato e spesso segnala abusi e / o negligenza parentale.
Tully EC dell’University of Minnesota e collaboratori hanno arruolato 568 adolescenti adottati e 416 no verificando che la depressione maggiore presente nei genitori o nella sola madre si associava a un rischio significativamente maggiore del disturbo in entrambi gli adolescenti dei due gruppi (Am J Psychiatry. 2008 Sep;165(9):1148-54. Epub 2008 Jun 16). La depressione nel padre, invece, non aveva alcun effetto principale su qualsiasi disturbo psichiatrico.
Lewis Gdella Cardiff University - UK e collaboratori considerando che i legami tra i sintomi della depressione materna e la prole potessero derivare da fattori ereditari o dalla diretta esposizione ambientale oppure dalle avversità condivise, hanno esaminato i dati di un questionario di 852 famiglie con un figlio nato da fecondazione assistita in cui, a seconda del metodo di concepimento, la madre e il padre erano o no geneticamente correlati al bambino (J Am Acad Child Adolesc Psychiatry. 2011 May;50(5):451-459.e1). Significativa associazione dei sintomi tra genitore e figlio si trovava tra madre-figlio (r = 0.32, p <.001) e padre-figlio (r = 0,17, p <.05) geneticamente non correlati e tra madre-figlio (r = 0,31, p <.001) e padre-figlio (r = 0.23, p <.001) correlati geneticamente. Tali risultati permettevano agli autori di concludere che la trasmissione dei sintomi della depressione era in parte dovuta a processi ambientali indipendenti dagli effetti ereditati e non era, invece, rappresentata da misure di avversità condivise. In rapporto ai processi ambientali le ragazze, peraltro, possono essere più sensibili agli effetti negativi dei sintomi di depressione materna, rispetto ai ragazzi.
Per loro parte Pine DS della Columbia University, New York e collaboratori, in un campione epidemiologico di 776 giovani, hanno verificato che in età adolescenziale i sintomi, anche senza vera e propria depressione maggiore, avevano fortemente predetto un episodio di malattia nell’adulto (Am J Psychiatry. 1999 Jan;156(1):133-5).