La Vit. “D”può proteggere contro le ricorrenze del cancro al seno?
Elizabeth T. Jacobs e collaboratori dell’Arizona Cancer Center in Tucson, sulla base della scarsità delle ricerche concernenti la vitamina “D” in correlazione alle recidive dopo trattamento del cancro al seno, hanno voluto valutare quest’associazione nello studio WHEL (Women's Healthy Eating and Living) di 3.085 partecipanti. I ricercatori hanno utilizzato 512 coppie di caso-controllo, stimando la relazione tra dieta, integratori e assunzione totale di vitamina “D” con le ricorrenze del cancro. Non si osservava nessuna relazione e, rispetto alle donne con le concentrazioni sieriche di 25 (OH) D ≥ 30 ng / mL, gli odds ratio (95% CI), rettificati per la ricorrenza del cancro della mammella, erano 1.14 (0.57, 2.31) per le concentrazioni <10 ng / ml, 1,00 (0,68 -1,48) per quelle ≥ 10 e <20 ng / mL e 1,05 (0,76, 1,47) per quelle ≥ 20 e <30 ng / mL. Nessuna associazione significativa si dimostrava sulle analisi stratificate in base allo stato della pre e post-menopausa o per la recidiva locale, regionale o lontana o la morte.In definitiva, la vitamina non era correlata alla recidiva del tumore al seno, anche se tra le donne in premenopausa si segnava una significativa associazione inversa tra l’assunzione della sostanza nella dieta e la ricorrenza della temibile malattia (p per trend = 0,02).