Il farmaco ipnotico ideale
Si sono anche messe in evidenza le caratteristiche dell'ipnotico ideale che dovrebbe indurre un'architettura del sonno normale, piuttosto che provocare una sua struttura alterata. Non dovrebbe generare effetti indesiderati il giorno dopo, come l'ansia di rimbalzo o la sedazione continua. Dovrebbe essere usato, in assenza di interazione con altri farmaci, cronicamente senza causare dipendenza o insonnia di rimbalzo alla sua interruzione. In verità, tali proprietà sono state discusse per decenni e si è costatato che tutti i farmaci tendono a migliorare solo uno o più aspetti del sonno soggettivo e solo alcune funzioni diurne. A tal proposito, assumono importanza, di fatto, le caratteristiche farmacocinetiche, sia in termini di rapidità di azione cerebrale sia di durata. In effetti, più velocemente l'ipnotico arriva al cervello, più prontamente viene indotto il sonno. Su tali basi i barbiturici, i soli farmaci disponibili fino a qualche anno fa, sono stati di poi progressivamente abbandonati per la loro tossicità ed anche perché inducevano una marcata riduzione del sonno REM con conseguenze negative, come la difficoltà di memoria, la confusione mentale, la notevole riduzione dell'attenzione del giorno dopo.